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29 Ottobre 2020 SOPRA Giacomo Pondini, direttore del Consorzio per la tutela dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti Docg DESTRA I vigneti e un momento della vendemmia Nel 2017 i produttori, a seguitodi anni di spe- rimentazione portati avanti anche grazie all’attività del laboratorio del Consorzio, hanno proposto sul mercato l’Asti Spumante, da sempre SpumanteDol- ce, in versioni caratterizzate da residui zuccherini inferiori, da Demi Sec a Extra dry, passando per la tipologia Dry o Secco. Il percorso di proposizione di ulteriori ver- sioni di Asti Spumante sullabasedel residuo zucche- rino sta proseguendo, con la possibilità di arrivare alla tipologia Pas Dosè, oltre che Brut ed Extra Brut, siaper lametodologia con fermentazione inautocla- ve – il MetodoMartinotti – sia per la tipologia con la fermentazione in bottiglia, il Metodo Classico, gra- zie a una ulterioremodifica del disciplinare recente- mentepresentatapresso ilMinisterodell’Agricoltura. Vendemmia 2020. Cosa vi aspettate? L’andamentovegetativodei vigneti nonha riscontra- to problematiche climatiche, così come non si sono registrate complicazioni fitosanitarie di rilievo. Tutto lasciapropendere per unaproduzione 2020 di assoluta qualità. Export, un canale fondamentale che ha avuto negli anni una crescita sempre più importante. Previsioni per quest’anno anche e soprattutto rispetto alla pandemia? L’export rappresenta complessivamente l’85%delle vendite delle varie tipologie di Asti Spumante eMo- scato d’Asti Docg. Per il momento gli indicatori a di- sposizionedel Consorziomostranoun leggero incre- mentodi vendite rispettoal corrispondenteperiodo del 2019, inmanierapiùmarcataper l’Asti Spumante. Per ciòche concerne la ristorazione, ilMosca- to d’Asti è quello che sta soffrendo maggiormente il difficile periodo che sta vivendo il settore. Cosa prevedete invece nel mercato domestico? Il mercato domestico ha particolarmente sofferto la crisi conseguente il lockdown. Detto della risto- razione, anche la banchettistica legata alle celebra- zioni ha avuto una battuta d’arresto, facendo venire amancare le occasioni di celebrazione in cui i nostri vini sono particolarmente apprezzati. Confidiamo in una ripartenza del mercato domestico, su cui l’immagine del “Brand Ambassa- dor”, lo chef Alessandro Borghese, sta riscuotendo molto interesse. ABKS. Una nuova esperienza. Come nasce l’idea di questa collaborazione e cosa vi aspettate in termini di ritorno della visibilità? L’immagine dello chef Alessandro Borghese rappre- senta quei valori di trasversalità generazionale, im- mediatezza, empatia e condivisione che anche i no- stri vini posseggono. Funzionale è inoltre raccontare lemolteplici occasioni di abbinamento dell’Asti Spumante e del Moscatod’Asti alla cucina, che sia tradizionaleo con- temporanea, o anche “semplicemente” all’aperitivo. E in questo chef Borghese è il numero 1. Asti e Moscato D’Asti. Quali sono le occasioni di consumo che andrete a proporre in TV? Le occasioni di consumo sono veramente numero- se: dai più consueti abbinamenti, per analogia, con dessert, torte, panettoni, pandoro e frutta; per con- trasto, consalumi e formaggi e, specialmentenel caso delMoscatod’Asti, l’abbinamento risultaparticolar- mente azzeccatoconpiatti della cucina etnica, quella indiana come quella asiatica. Grazie alla freschezza e alla bassa gradazio- ne alcolica l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti sono perfetti anche come aperitivo, ovviamente. Inoltre, con l’opportunità in futuro di ulteriori versioni con residui zuccherini inferiori, l’Asti Spumanteamplierà ulteriormente le occasioni di consumo. Siete fiduciosi rispetto ai prossimi mesi? Siamo semprefiduciosi: l’Asti Spumante e ilMoscato d’Asti rappresentano la celebrazione del momento irripetibile come del quotidiano. Sempremeglio averne una bottiglia in frigo, non si sa mai… ❁

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