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66 Caffè e prima colazione Mixer Collection agli zuccheri (sostituiti da dolcificati rigorosamente naturali, come malto di riso, zucchero di cocco o di agave ecc). Mentre le marmellate si vogliono sen- za zucchero o con zuccheri della frutta. Meglio se biologiche. Ben accetti anche i probiotici (il banale yogurt in primis), che fanno tanto bene al micro- bioma intestinale. NUOVE TENDENZE PER LA MATTINA Vegano, biologico, integrale. Anche nei prodotti da forno si cercadi usciredal seminato. Piacciono laqui- noa, il farro, l’avena, magari uniti a superfood come sesamo, curcuma o cannella. Si aggiungono verdure, nuovo trend della pasticceria, o frutta: carote, mela, melograno, mirtilli, ribes o agrumi. Ma anche mora o sambuco. Il farro e il grano monococco sono più sani, la farina migliore è macinata a pietra. Quanto ai succhi, si prediligono ormai le estrazioni lente, da preferire ai centrifugati perché preserverebbero le proprietà nutritive del vegetale fresco. Ed è ormai imprescindibile una alternativa vegetale al latte vac- cino, per cappuccini o caffè macchiati. Tra i trend più recenti in arrivo dall’America ci sono i dolci alla tahine e il latte di avena, le acque aromatizzate alla frutta e alla verdura (per dire, alla barbabietola biologica) e i probiotici di vari tipi. Un’altra tendenza che accomuna i Millen- nials, sempre più anche a colazione, è poi il consu- mo da asporto. Una fascia che si potrebbe pensare di offrire o incrementare. Attrezzandosi con con- tenitori da asporto rigorosamente biodegradabi- li, riciclati o riutilizzabili. Perché tutta la proposta deve essere se non uniforme, quanto meno non in contraddizione con se stessa. A pena di perdere in credibilità. ❁ @spirendeveganer @betterwithplants @theplantfriend #VEGANBREAKFAST Un locale da seguire per la colazione: L’Orto Cafè, Torino. Il locale emblematico dell’onda verde non poteva essere che a Torino, la città italiana che ha probabilmente più locali con cucina vegetariana e vegana. Promossa fin dalla sua elezione dalla sindaca Appendino, che ha allargato il discorso inserendo opzioni vegetariane nella mensa scolastiche e togliendo le famigerate “merendine” dai distributori. Ma la scena, in realtà, c’era già. L’Orto Café è stato aperto due anni e mezzo fa in via San Dalmazzo, 14 dal proprietario del ristorante vegano e crudista Orto già Salsamentario, lo chef Eduardo Ferrante, ex informatico e vegano da vent’anni che ha deciso di rivolgersi a una cucina amica del Pianeta e della salute. L’Orto Café propone una colazione dove tutto è fatto in casa, senza zuccheri raffinati, “prodotti buoni ma diversi rispetto al gusto a cui siamo abituati”. Il croissant, vegano, è farcito con marmellate senza zuccheri, crema pasticcera vegana alla curcuma o cioccolato senza latte e zucchero. Il cliente tipo? “Non è vegano, si sta affacciando a questo mondo ma soprattutto cerca di alimentarsi in modo più sano, a colazione ci sono nettamente più donne”. Come comunichi la tua colazione vegana? “Mi faccio conoscere tramite i social, il passa parola e punto molto sull’accoglienza e la comunicazione visiva. Volutamente non ho scritto “vegano” nel nome, per non spaventare il cliente di passaggio al quale propongo di assaggiare. Dopo aver provato, poi, ne esce entusiasta”. La mia colazione ideale è: un bicchiere di estratto, un croissant vegano farcito e un caffè del commercio equosolidale. ❁
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