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Anna Muzio collabora con Mixer dal 2013. È autrice insieme ad Andrea Cuomo di “Mondo Caffè, Storia, consumo ed evoluzione di un’invenzione meravigliosa” , ed. Cairo, I libri de Il Golosario. Cura il web magazine www.coffeando.it 21 Novembre 2020 DAL MANIFESTOCONSIGLI PER BARISTI Formazione: “Tutti gli attori della filiera devono approfondire le proprie competenze e condividerle”. Andare sul campo: “Chi lavora in questo mondo deve andare in piantagione, conoscere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie, osservare e imparare”. Un obiettivo da mettere in agenda. Qualità in tazza: “Offrire un buon caffè è un segno di rispetto. Basta caffè cattivi, basta difetti... un caffè buono è possibile, senza essere per forza uno specialty: basta selezionarlo con cura. Parole d’ordine: tracciabilità e trasparenza.” Il futuro è donna? “Le donne hanno ancora uno scarso accesso a risorse e poca partecipazione in spazi dove si prendono le decisioni”. Nei paesi d’origine, certo. Ma troppo spesso anche da noi. mandata la corretta preparazione della bevanda, nelle sue parole la storia da raccontare al cliente - ci dice Andrej Godina –. Un caffè per essere buono deve essere anche ‘giusto’, deve essere il frutto di una filiera socialmente responsabile. Il barista ha il dovere di informarsi, chie- dere la provenienza e i contenuti di responsabilità sociale che il caffè si porta dietro. In questo modo il consumatore potrà godere appieno dell’espe- rienza di consumo, consapevole che quei chicchi hanno portato qualcosa di buono e giusto a tutti gli attori della filiera”. Un buon caffè per tutti: un’utopia al mo- mento ma, in fondo, “il miglior modo per predire il futuro è crearlo” recita il manifesto. A rischio c’è l’esistenza della bevanda che fa girare il mondo e di tanti attori della filiera. Prima regola: non dare più nulla per scontato. Nemmeno la nostra, quo- tidiana tazzina di caffè. ❁ NELLE FOTO Finca Rio Colorado, la prima piantagione del progetto Umami Area Honduras.

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