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35 Novembre 2020 sempre con interesse crescente, si approccia a un prodotto nel quale c’è una componente peculiare come può essere il Pinot Nero. E trattando proprio di quest’ultimo uvaggio contemplato dal “nuovo” disciplinare il presidente conclude facendo un’im- portante precisazione: “Il Pinot Nero si coltiva nel trevigiano da parecchio tempo, le cronache locali ne registrano la presenza già dal 1870. Con la rifor- ma del 2009 conseguente alla nascita della Doc e con laDocg del Conegliano-Valdobbiadene non si è più potuto produrre alcun vino rosato sotto l’egida del Prosecco. La produzione è comunque continua- ta, ovviamente in maniera ‘generica’ dando vita a vini di livello. Ecco perché non si tradisce nessuna storicità!”. TREND POSITIVO Dalla voce del presidente del Consorzio di Tutela a unaltroparere favorevole che esprime il suo suppor- to allamodifica del disciplinaremettendo sul tavolo le stesse argomentazioni ma dal punto di vista dei produttori. “Partiamoda unpresuppostomolto sempli- ce: de facto esisteva già! – Esordisce così il Alessandro Vella, direttore generale Cantina Produttori di Val- dobbiadene Val D’Oca - Gran parte dei produttori facevano già un rosato a base Glera con un taglio di PinotNero. La decisione presa dà unnuovo impulso a unprodottomaturo (e inmoltimercati commodi- tizzato) unendo due trend positivi come quello del Rosé e quello del Prosecco. Inoltre, se posizionato correttamente, porterà anche vantaggi di carattere economico e commerciale facendo attenzione alla questione prezzi, argomento assai delicato”. LE TANTE OPPORTUNITÀ E proprio sul fronte mercato vengono sollevate le diatribe più accese dai “puristi” che identificano nel Prosecco Rosé solo una strategia di marketing a di- scapito di una qualità riscontrabile solo in determi- nate produzioni. “Il ProseccoDochada tempoaltre logiche ri- spetto alla storia e alla tipicità, cioè quella dei grandi numeri e non lo dico con accezione negativa – con- tinua il direttore –. Le opportunità che ha generato sono indiscutibili, edèproprio seguendoquella stra- da che sarebbe illogico non approfittare di un trend potenzialmente ricco di soddisfazioni come quello del ProseccoRosé. Quando si pensa alla tipicità e alla storia si giunge al Prosecco SuperioreDocg e alle col- line di Valdobbiadene, siamo di fronte a situazioni differenti. Èvero chenoi siamo soprattuttoDocg,ma con i nostri 1000 ettari di cui una parte anche nella Doc sia di Glera sia di Pinot Nero abbiamo ottime potenzialità”. E in termini di consumo? Quale ruolo avrà nei calici dei consumatori? “Ilmercato ci dà riscontri positivi, particolarmente in Usa e in UK, gli italiani sono un poco più cauti e stiamo continuando a stu- diare il trend” conclude Alessandro Vella. ❁ tando realtà e nulla è stato lasciato al caso e, anche valutando l’emergenza scatenata con il Covid-19, il mercato è pronto ad accogliere questa ‘relativamen- te’ nuova tipologia di Prosecco. “Relativamente, per- ché abbiamo testimonianze storiche le quali docu- mentano produzioni di pregevoli vini rosati nella zona di Conegliano, culla del Prosecco – continua Zanette - a partire dalla seconda metà del XIX seco- lo, oltre a una significativa produzione di spumanti roséabaseGleraealtri vitigni abacca rossa, tra i quali proprio il Pinot Nero, già a partire dagli anni 2000”. Preferenze a parte, l’argomento si focalizza anche su un altro elemento fondamentale, ossia la quantità che potrà essere garantita. A tal riguardo Zanette stimauna significativaproduzione: “Il nostro obiettivo, per il primoanno, sarebbequellodi arriva- re a30-40milioni di bottiglie. Ovviochequeste stime sono soggette a variazioni, anche inmerito all’emer- genza Covid-19 e alla risposta del mercato anche se abbiamo ottime prospettive, soprattutto in Europa e, nello specifico, in UK e Francia oltre agli USA, un mercato storico”. QUESTIONE DI PINOT NERO Il settore sembra consolidare il successo del Prosec- co all’esteroma pure in Italia le stime danno segnali di positività, sia nel pubblico femminile, in quello dei giovani e anche in un pubblico maschile che, SINISTRA Stefano Zanette, presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DESTRA Alessandro Vella direttore generale della cantina Produttori di Valdobbiadene Val d’Oca
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