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67 Novembre 2020 Un dehors, se ben fatto e in sintonia con lo spirito del locale, attrae i clienti. I costi ci sono, ma i vantaggi sono consistenti, e vanno ben oltre il numero di coperti in più N egli ultimi tempi molte città italiane – compli- ce anche la recente pan- demia – si sono organizzate per valorizzare e far rivivere gli spazi all’aperto anche laddove non vi erano mai stati o non erano mai stati concessi. Una necessità det- tata dalla voglia di stare assieme della gente godendo dello spetta- colo che può riservare l’esternodi un locale (una piazza, una strada alberata, monumenti vicini) ma anche una maggiore sensazione di sicurezza data dal fatto di non stare in uno spazio al chiuso. Ricordiamo che tra le va- rie misure del Decreto Rilancio dello scorso 18 maggio c’è sta- to l’esonero dai pagamenti della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) e del ca- none per l’occupazione di spazi e aerepubbliche (COSAP) per le im- prese legate alla ristorazione e al turismo fino al 1° novembre. Lo scopo è stato suppor- tare le attività ristorative e offri- re loro un’opportunità di rilan- cio dopo essere state fortemente danneggiate dalla pandemia che, nella sua negatività, ha sollevato il settore da uno dei problemi più annosi del nostro Paese: la buro- crazia. Oggi tutto è più semplice, basta inviare una domanda in via telematica al Comunedi apparte- nenza, allegando la sola planime- tria, senza il pagamentodel bollo. E se il caldo ci porta natu- ralmente a voler trascorrere più tempo all’aperto, anche nei pros- simi mesi si prevede che i dehors saranno i grandi protagonisti. SICUREZZA E DESIGN D’estate dunque, ma anche in questi ultimi autunni miti, vale la pena sfruttare la voglia di sta- re fuori. I costi (tra progettazione e arredi) sono facilmente recu- perabili. Perché il dehors diven- ta una vetrina del ristorante, un tableau vivant di clienti che è una pubblicità al cibo e all’atmosfera del locale. “Il concettodi dehors è ra- dicalmente mutato nel corso de- gli ultimi anni – spiega l’architetto LuisaBattaglia di ScabDesign – Si è passati dal concepire lo spazio esterno come una zona seconda- ria e quasi di servizio, al traslare Arredo outdoor. C’è sempre più richiesta di spazi all’aperto il living all’aperto. E quest’anno Scab, grazie alla trasversalità dei suoi prodotti, non ha avuto la ne- cessitàdi adeguamenti progettua- li per fronteggiare le esigenze più imminenti date dalla situazione Covid19. Per la nuova linea Finn di Marcello Ziliani, sono stati se- lezionati tessuti specificamente pensati per poter essere lavati e disinfettati con estrema facilità resistendo senza alcun problema a tutte le sostanzeutilizzate aque- sto scopo”. È indubbio che il periodo attuale ha portato a ripensare gli spazi ricettivi con soluzioni funzionali dal punto della sicurezza, ma anche del comfort degli ospiti. “La gamma di soluzioni KEOutdoorDesign – ci fanno sa- pere dall’azienda – rispecchia en- trambe le esigenze grazie a scher- mature che da un lato permetto- no di creare ambienti dedicati al relax, dall’altro che regalanonuo- vi spazi da utilizzare per ampliare le proprie potenzialità commer- ciali. Comenel casodelle tende Si- cura Plus che rispondono alla ne- cessità contingente di aumentare gli spazi fruibili dai clienti incom- pleta sicurezza, senza per questo rinunciare al design. Sicura Plus viene utilizzata come “separato- re”, per creare zone ben distinte: perfette quando si desidera una maggioreprivacyeper grandi spa- zi esterni pubblici in cui si voglio- no delimitare aree specifiche”. ❁ Molte città italiane si sono organizzate per valorizzare gli spazi all’aperto anche laddove non erano mai stati concessi.
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