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76 Mixability Mixer D ici Sazerac e pensi subito agli esordi della mixology. “Il Sazerac è stato il primo drink realizzatonegli Stati Uniti” ricordaDomCo- sta, celebre bartender con ben 40 anni di esperien- za, autore del libro Drinkzionario pubblicato dalle edizioni Velier. LA STORIA Il Sazerac nasce a New Orleans intorno al 1830. In tanti ne attribuiscono la paternità al farmacista im- migratodi origine creolaAntoine Peychaud che, pri- madi cena, offriva agli amici invisitanel suonegozio unabevanda ricostituente abasedi cognac, assenzio (pare) e una goccia del suo “medicinale” dalla ricetta segreta. Il Peychaud’sbitter, per l’appunto. Altri riten- gono che il liquore della Fata Verde sia stato invece aggiuntoqualche annodopodal bartender LeonLe- mothe. Inogni caso, a renderepopolare il drink -una ventina d’anni dopo- fu Sewell Taylor, un grossista di liquori rivenditore in esclusiva dei brandy della compagnia Sazerac de Forge et Fils. Titolaredal 1853 del Sazerac Coffee House, propose agli avventori la ricetta di Peychaud che in breve conquistò prima la città e poi l’intero Paese. A sdoganare del tutto negli StatiUniti il drink fuperòThomasHandy. Dopoaver acquistato nel 1870 la Sazerac Coffee House, Handy modificò la ricetta del cocktail. A lui si deve la scel- ta di inserire il rye whiskey al posto del cognac, poi sancitadalla lista codificata IBA.Oltreadaverfirmato quindi la ricetta attuale del Sazerac, comprò i diritti della PeychaudBitter, lanciò il Sazerac imbottigliato (il primo drink pre-batch commercializzato in tutti gli Stati Uniti) e aprì il Sazerac Bar che contribuì a consolidareulteriormente lapopolaritàdel cocktail. CONSIGLI In assenza dell’assenzio, potete usare il Pernod, il Pastis o, meglio, l’Herbsaint Bitters Original Reci- pe, ingrediente utilizzato al posto del liquore della “Fata Verde” da quando, nel 1915, divenne illegale produrre l’assenzio inAmerica e in uso fino alla sua liberalizzazione, avvenuta allafinedel primodecen- nio del 2000. Jim Meehan , nel suo omonimo Ma- nuale edito in Italia da Readrink , suggerisce: “Chie- dete sempre loro se preferiscono il Peychaud Bitter o l’Angostura e se gradiscono addolcire il cocktail con la classica zolletta di zucchero oppure con lo sciroppo di zucchero”. CURIOSITÀ Pare che ci sia un legame tra la parola cocktail e il Sa- zerac. Alcuni infatti sostengono che il drink inizial- mente venisse servito nel portauovo (il coquetier, in francese) e che dalla storpiatura della pronuncia sarebbe derivato il termine “cocktail”. Leggenda o verità? ❁
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