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88 Professione Mixer Monte Zovo: un istinto naturale per le sfide sommelier / La storia, familiare ed enoica, della famiglia Cottini, ovverosia gli artefici del piccolo ‘miracolo’ vitivinicolo di Monte Zovo di Luca Gardini È il 1925 quandoCarloCottini fonda la prima azienda agricola che porta il suo cognome. Sono anni in cui, in accordo con le regole della sussistenza, la coltivazione della vite è soltan- to una delle attività agricole sviluppate all’interno dell’azienda, cui si affiancano la coltivazione e ven- ditadella frutta, ciliegie, prugne, albicocche, insieme agli olivi e all’allevamento del bestiame. Il salto verso la vitivinicoltura peraltro è vici- no, e viene messo in atto da seconda e terza genera- zione, che decide di specializzarsi nella produzione del vino. Raffaello (figlio di Carlo) costruisce la sua cantina a Fumane, in Valpolicella, dove la famiglia ha le sue radici. Nel 1965 poi acquista la tenuta di Caprino Veronese, il fulcro di quella che è tuttora la Cantina Monte Zovo, mentre l’attività di famiglia si diver- sifica concentrandosi, e con grande successo, sulla produzione di damigiane destinate all’imbottiglia- mento, che vengono vendute in tutto il Veneto. Con l’arrivo della terza generazione, ovve- rosia di Diego Cottini, perito agrario, l’azienda im- bocca la strada che la porterà trasformarsi nell’im- portante realtà odierna. Si sarebbe potuto continuare consolidan- do ed ampliando un business di successo, eppure il richiamo della produzione del vino ‘proprio’ è troppo forte, e Diego, supportato dalla moglie An- nalberta, decide di accettare il rischio. Fa le valigie e si trasferisce nella vecchia te- nuta ai piedi del monte Baldo, con l’idea di ridarle vita: crea una moderna cantina improntata alla sostenibilità, quindi risparmio energetico e basso impatto ambientale, incastonandolamirabilmen- te nel panorama collinare circostante. Poi si inizia a produrre, sempre seguendo criteri di sostenibilità, sia in cantina che in cam- pagna. La scelta si dimostra azzeccata, perché dal- la metà degli anni ’90 l’affermazione dei prodotti imbottigliati amarchio, e l’espansione nelle nuove acquisizioni, va di pari passo con l’ambizione di chi quei prodotti si occupa di curarli con dedizione. LUCA GARDINI Romagnolo verace, Luca Gardini inizia giovanissimo la sua carriera, divenendo Sommelier Professionista nel 2003 a soli 22 anni, per poi essere incoronato, già l’anno successivo, miglior Sommelier d’Italia e – nel 2010 – Miglior Sommelier del mondo

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