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39 Dicembre/Gennaio 2021 ma soprattuttonecessità, di avere tutti e 4 i figli all’in- terno delle attività. Col tempo, ho cominciato ad apprezzare la possibilità di vedere un cliente contento che, do- po aver pagato, ti ringrazia e va via soddisfatto. Mi ha sempre affascinato quello che io amo definire lo “scambio in abbondanza”, che è diventato poi il mantra della mia carriera. La Goletta è un locale storico a Genova. Com’è nata l’idea di trasformarlo nel primo ‘botanic bar’ della zona? Appenapreso ingestione, LaGoletta eraun irishpub stile anni ’90. Ioda subito l’ho trasformato incocktail bar con focus sull’aperitivo e sulla cucina mediter- ranea. Nel 2018hodecisodi ristrutturarloda cima a fondodandogli un taglio contemporaneo e interna- zionalegrazieal supportodiCostagroup.Negli ultimi tempi ho invece raccolto la proposta/sfida lanciata da Marco Ranocchia coniugando l’idea di distillare infusi con i 2 alambicchi del Botanikit, andando così a creare un locale nuovo che anche nell’arredo des- se l’idea di ‘green’. Ormai i cocktail tradizionali non danno più l’opportunità di farti uscire dalla massa, e quindi ci ho creduto. Quali sono secondo te le difficoltà che si incontrano per mantenere sempre alto l’interesse dei clienti in una realtà come quella di Genova? Non vedo particolari difficoltà in questo a patto che tu per primo sia sempre sul focus, ovveromai seder- si e sentirsi arrivato. Io, per esempio, un anno fa ho scelto di cambiare compagnia birraria (La Goletta Seaside fa volumi importanti di birra) per inserireun impiantonuovo“cellar”, offrendounprodottorealiz- zatoda unamultinazionale che ha creatoper i locali altovendenti una birra artigianale con un impianto a caduta con 2 fusti da 500 litri cadauno… Parlaci della tua idea di miscelazione, dove trai ispirazione per i tuoi cocktail? La nostra lista drink cambia ogni anno ed è studia- ta – ed elaborata – dai nostri bartender Luca Locci e Fabio Ottolini. L’ispirazione viene strada facendo a seconda dei gusti dei clienti, che ci hanno dimostra- to di apprezzare sapori decisi, anche inusuali, tipo drink torbati e affumicati. Indubbiamente, usare i 2 alambicchi, ci permette di crearematerie prime che altrimenti non troveresti sul mercato. Hai un cocktail a cui sei particolarmente legato? Ce ne sono diversi... ma uno in particolare ammetto che ha avuto un riscontro incredibile: il nostro Mes- seniaNegroni, una rivisitazionedel classicoNegroni fatto con un gin alle olive greche kalamata che ridi- stilliamonoi (ricetta: 3/4ozginalleolivehomemade, 3/4 oz Montenegro, 3/4 oz Carpano). → Riccardo De Giorgi SMOKED CHURCHILL Gin all’alloro (home made) Sciroppo di the lapsang Succo di lime Soda allo zenzero (home made)

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