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81 Dicembre/Gennaio 2021 non funziona per persuadere la gente a comprare prodotti e servizi di cui non sente il bisogno: serve per proporre prodotti e servizi che si vendono da soli perché piacciono a qualcuno. Riflettete e descrivete. Datevi unmarchio – create il vostro brand: trovate un grafico bravino che vi aiuti a disegnare un logo/marchio contemporaneo e che comunichi anche il significato del vostro posizionamento; pro- vate a pensare oltre al vostro nome di battesimo, oltre alla via dove vi trovate, oltre al civico, oltre ai giochi di parole con la parola ‘bar’. Cercate di comunicare cosa fate meglio. Chiedete un marchio che sia adattivo rispetto a tutti gli strumenti su cui vorrete posizionarlo, dalla carta da pacchi alle tovagliette, dal profilo Facebook a quello Instagram. Fate fare delle prove. Abbiate degli strumenti di comunicazione – fate brand com- munication: va bene il sito web, vanno bene la pagina Facebook e quella Instagram. Non scordatevi delle vetrine e del locale, anche. Questi strumenti e luoghi serviranno per raccontare (a poco costo) il vostro posizionamento. Siate sempre coerenti con questo mes- saggio, qualunque cosa diciate, facciate o organizziate. Raccontate e corroborate sempre la storia del vostro marchio, del vostro team, dei vostri prodotti e del vostro locale. Magari scrivete questa storia intanto sul sitoweb, e poi spezzettatela per fare dei post sulla pagina Facebook con delle foto illustrative. Puntate sull’interazionepersonale – sulla significatività emo- tiva del vostro brand: quando questo periodo nero sarà finito, la gen- te tornerà nei bar, perché non c’è nessun Nespresso o nessun caffè della moka o nessuna delivery che possa sostituire l’esperienza di bersi il caffè al bar. Fateci ritrovare quel momento di felicità: fate in modo che sia il vostro team di persone a trasmettere accoglienza, affetto, serenità. Servizi ad alta intensità umana come i pubblici eser- cizi devono puntare tutto sul personale e sulle sue qualità: quand’è l’ultima volta che siete stati ad un corso di formazione? Rivolgetevi alle associazioni di categoria locali per sapere quali corsi online so- no disponibili, approfittate di questo momento per farli voi e farli fare al vostro team. Puntate sulla fidelizzazione – brand loyalty: i fatturati che una marca fa sono direttamente proporzionali alla quota di clienti che vi sono fedeli. Questa è una legge del brand management che – anche a spanne – tutti conoscono: è molto meno dispendioso avere clienti fedeli che andare sempre a cercarne di nuovi. La fidelizzazione si ottiene facendo un buon lavoro sui prodotti e sui servizi (l’aperi- tivo è fatto bene, la macchina del caffè è pulita e il caffè è buono, i cornetti sono ‘gnam’ e i panini sono imbottiti per bene), come fanno tutte le marche, ma anche essendo capaci di colpire il cuore, le emo- zioni dei clienti, anche con gesti di cura e gentilezza (‘sai quel barista che mi fa sempre il cuoricino sul cappuccino’), o con un ambiente curato, dove si sta bene, dove ci si siede volentieri anche a lavorare per un po’, dove fa piacere passare un’ora con la famiglia o con gli amici. Forse è il momento di pensare a ristrutturare o ammodernare qualcosa nel vostro locale? C’è già parecchio su cui riflettere e agire: il resto poi lo vediamo le prossime volte. ❁ ROBERTA PAROLLO Consulente senior e docente di marketing e comunicazione alla Business School del Sole24Ore, ha lavorato come Direttore Marketing in grandi multinazionali e come consulente strategico in grandi agenzie pubblicitarie. Autrice del Manuale di Gestione della Ristorazione della FIPE, si è specializzata nella consulenza per la creazione della migliore consumer experience nei pubblici esercizi.

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