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5 6 Come cambierà il rapporto tra punto vendita e cliente ? Quali nuovi strumenti di fidelizzazione è possibile ipotizzare saranno più importanti rispetto al passato? Quali nuove esigenze il cliente “pretenderà” vengano soddisfatte rispetto al passato? Quali saranno invece le principali conseguenze a livello di filiera ? Concorda con chi dice che ci siano dei segnali di un accorciamento e semplificazione della filiera? ➄ Anche se la crisi rende il consumatore più razio- nale e più sensibile al prezzo, le iniziative vincenti saranno quelle che riusciranno a mantenere una forte connessione emozionale con il cliente . Nei momenti di incertezza il consumatore cerca punti di riferimento chiari. Trasmettere chiaramente il proprioposizio- namentoattraverso il brando l’offertaèunmodoper fidelizzare il cliente. La tecnologia può supportare perché la digitalizzazione dà accesso a grandi quan- tità di dati che aiutano a conoscere i consumatori. Ai bisogni di prima come qualità e esperien- za si aggiungono fiducia, sicurezza e sostenibilità . ➅ La filiera più corta non è a mio avviso necessa- riamente conseguenza della crisi di oggi ma è legata ad unamaggiore attenzione alla sostenibilità già in atto da prima. Tuttavia la struttura distributiva della ristorazione in Italia è radicata e capillare. Sebbene potremo vedere crescere tipologie di offerte ristorative particolari, per esempio il risto- rante che serve solo prodotti locali, queste resteran- no marginali rispetto all’offerta complessiva e alla struttura distributiva. ➄ Dire che il clienteavrà unocchiopiùattento per l’igienegenerale pare scontato, credo che la sua mancanza fosse già un discrimine impor- tante prima della pandemia. Certamente assumono un valore rile- vante tutti quegli atteggiamenti da parte dello staff che fanno percepire l’applicazione delle corretteprassi igieniche.Ma il fattodi consuma- re in un locale pulito e in linea con le normati- ve è semplicemente dovuto: il locale che vorrà fare la differenza dovrà fare leva sulla socialità. Dai professionisti dietroal bancone ci si aspettauncerto savoir faire che si racchiudepoi nell’ideadi fare sentireaproprioagio il cliente. Il bar come isola felice , porto franco dove risto- rarsi, noncomecatenadimontaggiodi espressi e cappuccini . ➅ Concordoconchi havolutorafforzare il pro- prio legame con gli altri anelli della filiera. Mi vengono in mente quei torrefattori che sono stati fisicamente a fianco dei propri clienti , ho diversi esempi di aziende che hanno continua- to a erogare formazione, in diverse forme e di diverso argomento. Questaprossimitàè statamoltoapprez- zata dai baristi, a quantomi risulta. Anchemol- te aziende che producono attrezzature si sono spese in questo senso. Più che di accorciamento della filiera forse stiamo assistendo, non sempre ma con più frequenza, a un riequilibrio in cui le varie parti si rendono sempre più conto che la filiera del caffè non è a senso unico: il dialogo tra le varie professionalità è indispensabile. 9 Febbraio 2021 → →
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