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→ 29 Febbraio 2021 vita dei consumatori e rimanda in particolare alla diffidenza verso l’utilizzo di monete e banconote, considerate un possibile veicolo di contagio. Un atteggiamento che, stando a una ricerca condotta dall’istituto EMG Acqua per Facile.it , tocca ben 9 milioni di italiani. Certo, lo stesso studio mette anche in evidenza come il 64% dei nostri concit- tadini ricorra ancora al contante in via esclusiva o preferenziale per le piccole spese. L’Italia è del resto tuttora fanalino di coda in termini di pagamenti digitali in Europa, scavalcata nel 2019 anche dalla Grecia in termini di transazioni pro capite e con oltre la metà del valore dei consumi che ancora oggi realizzato con il contante. La strada della transizione tuttavia sembra tracciata. I dati rilevati dall’ Osservatorio Innovati- ve Payments del PolitecnicodiMilano raccontano che nel primo semestre del 2020 i pagamenti effet- tuati inmodalità contacless hanno raggiunto quo- ta 31,4 miliardi di euro, il +15,6% in più rispetto al primo semestre 2019. E le previsioni confermano la tendenza: a fine 2020, stima sempre l’Osserva- torio, le transazioni eseguite con questa modalità raggiungeranno un valore compreso tra i 74 e gli 80 miliardi di euro, segnando una netta accelerazione rispetto ai 63miliardi registrati l’anno precedente. E la portata del fenomeno non si esaurisce qui. Anche le transazioni gestite in negozio attra- verso lo smartphone sono state protagoniste di un deciso allungo: tra gennaio e giugno 2020 hanno messo a segno un balzo dell’80% rispetto al primo semestre dello scorso anno, sfiorando così quota 1,3 miliardi di euro. I dati ci dicono, insomma, che il Covid-19 sta modificando i comportamenti dei consuma- tori, sempre più disponibili a sostituire il borsel- lino con carte e app. E questo anche nel caso di micro-transazioni. «Storicamente i pagamenti di piccolissimo taglio sono stati la voce meno inte- ressata alla diffusione della moneta elettronica – spiega Ivano Asaro , direttore dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano –. A loro svantaggio giocavano gli oneri imposti ai commercianti dagli erogatori del servizio. Ora però lo scenario è cambiato: nellamaggior parte dei ca- si viene richiesta solo una commissione variabile sull’importo. E non sono rari gli esempi di player che arrivano addirittura ad azzerarla: si pensi, per esempio, al circuito PagoBancomat che dall’1 gen- naio 2021 fino al 31 dicembre 2023 ha annunciato di eliminare le commissioni per transazioni con Bancomat e carte e fino a 5 euro; oppure all’ini- ziativa di Nexi , che rimborserà le commissioni dei pagamenti fino a 10 euro fino al termine del 2021. Oggi è quindi venuta meno la principale criticità all’uso dellamoneta elettronica per piccoli impor- ti. Va detto però che questo cambiamento è stato comunicato spesso in maniera poco efficace, la- sciando di fatto ancora alzate molte barriere mes- se in campo dai commerciati all’introduzione dei pagamenti digitali». Una carenza informativa che penalizza soprattutto i piccoli, dal momento che «le realtà più grandi e strutturate – precisa Asaro – hanno spesso giàmesso in campo risorse e compe- tenze per contrattare condizioni vantaggiose con istituti bancari e player del settore informatico». E a dimostrazione che la tesi non rappresenta solo una teoria, basti citare due recenti operazioni: l’ac- cordo stretto tra Autogrill e Satispay per l’utilizzo del sistema di mobile payment all’interno di più di 400 punti di vendita dell’insegna in tutta Italia, e la presentazione ufficiale di TheFork Pay , nuova app che consente pagamenti con carta di credito nei locali aderenti alla piattaforma. LE MISURE GOVERNATIVE A dare vento alle vele della transizione c’è poi un’iniziativa di stretta attualità: il “cashback di Sta- to”. L’operazione, partita con una fase anticipatoria durante le festività natalizie, prevede a regime un rimborso fino al 10% su una spesa fino a 1.500 euro a semestre effettuata con carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari, ma anche tramite app installate sul telefonino. In buona sostanza, chi ar- riva a spendere 3 mila euro in 12 mesi potreb- «I pagamenti di piccolissimo taglio sono stati la voce meno interessata alla diffusione della moneta elettronica a causa degli oneri imposti ai commercianti dagli erogatori del servizio. Ora però lo scenario è cambiato.» SINISTRA Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano

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