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34 Pubblico esercizio Mixer Cassa integrazione Covid-19 e scenari 2021 lavoro / Le principali novità in tema di ammortizzatori sociali e del divieto di licenziamento a questi collegato. di Andrea Chiriatti – Ufficio sindacale Fipe-Confcommercio I l leit motiv che ha caratterizzato le misure adottate dal Governo nel 2020 per arginare la situazione emergenziale, protrattasi per tutto l’anno, è stato la Cassa Integrazione Covid-19 opiùpropriamente quella che il settore dei pubblici esercizi ha imparato a conoscere come Fondo d’In- tegrazione Salariale e Cassa Integrazione inDeroga. La legge di bilancio 2021 entrata in vigore dal 1° gennaio ha proseguito su tale falsariga, pro- rogando gli strumenti di ammortizzazione sociale con causale Covid-19. I datori di lavoro possono così presentare domanda di concessione dell’assegno ordinario del fondo d’Integrazione salariale (pubblici eser- cizi che occupano più di 5 dipendenti) e del tratta- mento di integrazione salariale in deroga (pubblici esercizi che occupano meno di 5 dipendenti), per una duratamassima di dodici settimane che devo- no essere collocate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021. Le domande di accesso ai trattamenti de- vono essere inoltrate come di consueto all’INPS e in caso di richiesta di pagamento diretto delle prestazioni da parte dell’INPS stesso, il datore di lavoro è tenuto ad inviare all’Istituto tutti i dati necessari per il pagamento o per il saldo dell’inte- grazione salariale. Inoltre, ai datori di lavoro privati che non richiedono i trattamenti di integrazione salariale è riconosciuto l’esonero dal versamento dei con- tributi previdenziali a loro carico nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di maggio e giugno 2020. Alla proroga degli strumenti di cassa inte- grazione il governo ha deciso di prolungare ulte- riormente fino al 31marzo 2021 il divieto di avvio delle procedure di licenziamento ad esclusione di licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa, conseguenti alla messa in liquidazione della società senza continuazione anche parziale dell’attività. Viene confermata inoltre l’ipotesi di risolu- zione consensuale del rapporto di lavoro tramite accordo collettivo aziendale, stipulato dalle orga- nizzazioni sindacali comparativamente più rap- presentative a livello nazionale, limitatamente ai lavoratori che aderiscono all’accordo in questione, a cui è comunque riconosciuto il trattamento di disoccupazione. La sintesi delle principali novità in tema di ammortizzatori sociali e del divieto di licenzia- mento a questi collegato, apre ovviamente la rifles- sione sugli scenari prossimi, da primavera in poi, che le imprese dovranno valutare. In particolare, la FIPE nell’interlocuzione con i rappresentanti del Governo sta sostenendo la necessità di accompagnare questa fase di grande incertezza con interventi straordinari proprio in materia di ammortizzatori sociali, tali da accom- pagnare le imprese verso una ripartenza quanto mai attesa. Gestire la transizione e attutirne gli effetti già drammatici sul settore è quello che la Federa- zione auspica, in attesa di una campagna di vacci- nazione di massa che possa condurre ad una ripar- tenza vera e propria. ❁ FIPE sta sostenendo col Governo la necessità di interventi straordinari tali da accompagnare le imprese verso una ripartenza.
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