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82 Professione Mixer meno numerose, maggior occupazione femmini- le, ritmi più intensi, minor tempo da dedicare alla cucina, maggior acquisto di servizi rispetto ai beni …), ma soprattutto perché il consumo fuori casa è parte integrante di attività ludiche ed esperienziali legate al tempo libero (turismo e sport-spettaco- li-intrattenimento-shopping, …) e ai momenti di socialità, incontro, festeggiamento. Il Food&Beverage può dunque portare una nuova e più completa experience nei locali di gioco e forse sdoganare l’immagine di luoghi per pochi appassionati avvicinandoli a target più ampi, come in effetti avviene all’estero”. Che impatto ha avuto e sta avendo la pandemia sui consumi fuori casa? Crede che questo potrà/dovrà condizionare l’offerta del gaming retail? “La pandemia ha avuto un pesantissimo impatto sul mondo del Fuori Casa. Secondo le sti- me TradeLab il 2020 ha chiuso a circa 53miliardi, il -37% rispetto al valore di mercato del 2019 pari a 85 miliardi. Inoltre dalle nostre analisi questo impatto porterà anche una modifica strutturale al modello di business dei punti di consumo Hore- ca. Basti pensare ad esempio alla digitalizzazione, entrata nel momento dell’ordine e del pagamento, ma anche nella maggior comunicazione tramite sito, social, e-mail ecc. ai propri clienti. In questo periodo il tema della sicurezza è diventato centrale. Questi temi caldi visti nel mercato fuori casa po- tranno riflettersi anche in altri mondi. Ad esempio anche per il gaming retail la capacità di garantire sicurezza per i propri clienti diventerà uno degli elementi da raccontare ed evidenziare nella pro- pria value proposition , oltre a un potenziamento degli strumenti digital. Un altro aspetto importante per i gestori del Fuori casa è il far recuperare gratificazione ai propri avventori mitigandone la paura; abbiamo infatti riscontrato dalle nostre analisi che gli italia- ni sono tornati sì a consumare fuori casa ma sono meno gratificati da questa esperienza rispetto al passato. Per il gaming retail l’inserimento del Food &Beverage potrebbe esser un modo per migliora- re o recuperare gratificazione nei frequentatori”. Che idea si è fatta di questo settore e cosa l’ha stupita di più approfondendone lo studio in questi mesi? “È un settore che non conoscevo benissimo prima di questa analisi e in cui è in atto un proces- so di cambiamento. Sappiamo che una parte dell’attività di ga- ming si svolge ormai on line per cui l’attività nel punto fisico potrà avere in futuro una maggior connotazione di luogo di incontro e contatto: la presenza di Food&Beverage potrà quindi diven- tare un asset importante per creare attrazione e soddisfare i clienti. Mi ha stupito la quota di clientela femmini- le ancora nonmolto elevatama significativa (circa il 10%) e di giovani (circa il 20%), il buon livello culturale (il 7% hanno istruzione universitaria e il 51%media superiore). In generale, il gaming retail è un settore con fatturati sicuramente interessanti e una buona offerta Food&Beverage potrebbe con- tribuire ad incrementare ulteriormente il fatturato dei gestori, ma soprattutto i gestori che hanno già introdotto questo tipo di offerta non hanno inten- zione di eliminarla o ridurla”. ❁ Anche per il gaming retail la capacità di garantire sicurezza per i propri clienti diventerà uno degli elementi da raccontare ed evidenziare. Per saperne di più: www.gamingretail.it
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