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91 Febbraio 2021 zone con più prospettive di crescita tra i territori del centro-sud. È proprio questo lo scenario che Peppino Pagano, imprenditore di successo del set- tore turistico-alberghiero, ha scelto per il progetto di San Salvatore. Dico per l’appunto progetto perché si trat- ta, mai come in questo caso, di uno sviluppo soste- nibile coerente agli esordi dell’azienda, fondata per allametà degli anni ’40, come azienda agricola a Boscoreale, alle falde del Vesuvio, ripresa poi per mano nel 1988 e ora approdata alla sua versione moderna, arricchita da una conduzione totalmen- te biologica. 97 ettari, di cui 23,5 destinati alle vi- gne, il resto suddivisi tra frutteti, uliveti e bosco, con il fiore all’occhiello dell’allevamento di 450 bufale per la produzione di mozzarella di bufala campana DOP, poi esportata in tutto il mondo. Anche lamoderna – e altrettanto sostenibile – can- tina, dotata di un impianto fotovoltaico da 96Kw, si inserisce in questo progetto ‘verde’. In vigna vi- gono fin dalla fondazione principi antinterventi- sti, approdati successivamente a una conduzione biologica, con utilizzo di solo zolfo e rame. Si tratta di terre mai interessate dalla viti- coltura intensiva, dal climamediterraneo, influen- zato dalle brezze del Mar Tirreno, le cui correnti calde consentono una perfetta maturazione delle uve. Proprio per questo l’orientamento è stato fin da subito verso la qualità senza compromessi, il punto esatto dove la tradizione contadina di que- ste parti si unisce all’imprenditoria, altrettanto ri- nomata. L’esito è che in relativamente poco tem- po l’azienda San Salvatore ha occupato un ruolo di assoluto rilievo nella viticoltura cilentana, con interpretazioni quasi esclusive di territoriali (con l’unica eccezione del Pinot nero, che da queste parti pare venga ‘davvero niente male’) che, an- che grazie alla consulenza del ‘guru’ degli enologi Riccardo Cotarella, si sono subito collocati ai ver- tici qualitativi delle varie tipologie. Ecco allora tra i vari, interessantissimi, assaggi, tre bottiglie scelte appositamente per voi: PAESTUM FIANO IGP PIAN DI STIO 2019 è una versione di Fiano davvero memorabile, affinato in solo acciaio. Colore giallo paglierino intenso, pesca-noce dalla polpa bianca al naso, cenni di macchia mediterranea, poi timo cedrino, bocca tesa e croccante, con tocchi acido-sapidi, profondo, con chiusura ammandorlata. PAESTUM GRECO IGP CALPAZIO 2019 è un’altrettanto riuscita versione di un territoriale d’eccellenza, proprio il Greco. Giallo paglierino con riflessi verdolini, mela golden, ananas, tocchi di salvia e note di noci tostate al naso, bocca densa e compatta, con ritorno officinale-fruttato e chiusura di sapidità. PAESTUM AGLIANICO IGP OMAGGIO A GILLO DORFLES 2016 è indubbiamente un’altra delle punte di diamante aziendale. Nasce da uve fermentate in serbatoi d’acciaio, con una macerazione sulle bucce di 30 giorni, poi 24 mesi in barrique (nuove) di rovere francese. Rosso rubino impenetrabile, ha sentori di ciliegie sotto spirito, tocchi di alloro e chiusura sulle note della noce moscata. Alla bocca è denso e succoso, con tannini salmastri ed eccellente persistenza. ❁
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