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63 Marzo 2021 Foto: Nicole Cavazzuti Rob Roy, il grande dimenticato ricette / Raffinato, potente ed elegante, dal 20 1 0 non fa più parte dei cocktail IBA. Qui ricordiamo la storia, l’ultima ricetta codificata e un twist. di Nicole Cavazzuti SOB SOY LA VARIANTE A cura di Simone Alocci titolare dello Sparkling American Bar di Porto Santo Stefano, fondatore di Argintum 925, il primo gin dell’Argentario Tecnica: Stir and Strain Ingredienti: – 6 cl Monkey Shoulder Scotch Whisky – 2 cl Re dei Re Vermouth Chinato Riserva – 2 cl Cordiale alla ciliegia, soia e sciroppo d’acero home made (calcolate 4 pt. Quaglia Liquore alla Ciliegia, 2 pt. sciroppo d’acero, 1 pt. salsa di soia) Decorazione: Cialda di cioccolato e muesli Preparazione: Inserire il ghiaccio nel mixing glass e quindi versare tutti gli ingredienti. Mescolare fino a quando la miscela raggiunge corrette temperatura e diluizione. Infine, filtrare in una coppetta da cocktail precedentemente raffreddata. Decorare con una cialda di cioccolato e muesli. D efinire il RobRoyunavariantedelManhat- tan con lo scotch whisky invece del bour- bon o del rye whiskey è corretto, ma im- preciso. Primo, perché a essereminuziosi all’inizio il Rob Roy era preparato con l’orange bitter e non con l’Angostura. E poi perché questo cocktail, a se- conda delle etichette scelte e combinate di scotch evermouthrosso, permettedi esplorareunmondo praticamente infinito di sapori e profumi. “Il Martini è il cocktail più amato dagli ap- passionati di gin perché è quello che meglio enfa- tizza il distillato di ginepro. Per la stessa ragione il Rob Roy è il drink di riferimento degli amanti dello scotchwhisky”, sostieneAndyBixby creative director of beverage al Dram& Grain cocktail bar dell’Imperial, il locale polifunzionale aperto aWa- shington nel 2018 da Stephen King e Bill Thomas dopo il successo ottenuto con il Jack Rose Dining Saloon. Tuttavia, oggi è poco richiesto. “Elegante, dalla gradazione alcolica impor- tante e di carattere, il RobRoy è undrinkper palati esperti”, osserva il 25enne Carmelo Licata, attual- mente bartender del Dry Martini Sorrento by Ja- vier de las Muelas all’interno del Majestic Palace Hotel di Sorrento. LA STORIA Il RobRoynasce inAmerica, aNewYork. Posteriore alManhattan (classe 1880), era in carta di certo già nel 1897 alWaldorf Hotel. Aprovarlo è un articolo del New York Herald di quell’anno dove si legge che in quell’albergo “ci sono due nuovi drink, lo Star cocktail e il Rob Roy”. La sua ideazione, però, dovrebbe risalire al 1895. DavidWondrich in Imbibe! suggerisce che creazione e nome del drink sarebbero legati alla rappresentazione del musical Rob Roy del com- positoreReginaldDeKoven, spettacolodedicato a uneroepopolare scozzese allaRobinHoodandato in scena per l’appunto nel 1895 all’Herald Square Theatre, vicino al Waldorf Hotel. ❁ ROB ROY L’ULTIMA RICETTA IBA Tecnica: Stir and Strain Ingredienti: – 4,5 cl scotch whisky – 2,5 cl vermouth rosso – Dash Angostura bitter Decorazione: Ciliegina Preparazione: Riempire il mixing glass di ghiaccio cristallino per tre quarti e quindi versare lo scotch, il vermouth rosso e l’Angostura. Mescolare fino a quando la miscela raggiunge corrette temperatura e diluizione. Infine, filtrare in una coppetta da cocktail precedentemente raffreddata e decorare con una ciliegina. Rob Roy di Carmelo Licata

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