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82 Professione Mixer Comunicare efficacemente con capi, soci, colleghi e dipendenti marketing e comunicazione / Ci sono delle regole da rispettare per conversare efficacemente con le persone, per scambiare opinioni e feedback in modo produttivo. Regole che non rispettiamo quasi mai. di Roberta Parollo A bbiamo già detto che vogliamo cogliere, inquestomomentodi stasi, l’occasione permigliorarci come imprenditori, capi, lea- deredipendenti . Vogliamometterebasi nuoveper riprendere il lavoro – al più presto – in unmodo più produttivo di risultati, migliore. Proviamo ad imparare come comunicaremeglio nella nostra squadra, applicando pochi – ma non banali – insegnamenti. Per scrivere questo articolo mi sono ispirata ad un video dei TED Talks, una serie di conferenze che girano per tutto il mondo con oratori che hanno a disposizione circa 10 minuti per parlare di argo- menti di generale interesse. L’oratore del video (che trovate suYoutube, in inglese) è Celeste Headlee, una giornalista americana esperta della comunicazione efficace. Ilmondo in cui viviamooggi dàmeno chances alle vere conver- sazioni di quello di vent’anni fa: siamo coinvolti in un flusso continuo di comunicazione multitasking , su vari device e piattaforme digitali, riceviamomessaggi, stimoli edomande, siaattraverso i socialmedia che via e-mail, whatsapp e tante altre applicazioni che richiedono risposte immediate e attenzione costante. Lanostra capacitàdi comunicare oggi punta almassimovolu- medi conversazioni che siamoabilitati a tenere inpiedi, potenzialmen- te anche con tantissimepersone chenon conosciamonella realtà, e che richiedono azione immediata di risposta per continuare la relazione. Volume e quantità sono le parole chiave. Non si punta quasi mai alla qualità del discorso , a realizza- re degli obiettivi di comunicazione con le nostre conversazioni reali. Obiettivi che invece nelle conversazioni di lavoro spesso sono fonda- mentali, poiché in quei momenti noi vogliamo premiare o redarguire, farmigliorareocambiareuncomportamento, daredellecomunicazioni specifiche che vogliamo che siano agite il prima possibile e nel modo migliore. Laconversazionedi lavoroha sempreunobiettivospecifico, ed è giusto che sia pianificato e raggiunto. Noi non dobbiamo perdere l’allenamento alla qualità della conversazione reale , solo perché siamo subissati da mille messaggini, chat eemail che richiedonouna risposta immediata, equindi raramente benpensata eponderata. Nondobbiamoperdere il sensoverodel con- versare reale, il senso vero di comunicare dal vivo con l’altra persona. Sono registri differenti: uno sul volume, superficiale, immediato, l’altro profondo, qualitativo, da ponderare. Inmedia, la capacità di ascolto dell’altra persona si è abbassa- ta radicalmente : gli smartphone servono principalmente amandare e riceveremessaggi di testo e immagini, e quindi non siamo più abituati a sostenere CONVERSAZIONI. Le conversazioni implicano parlare ed ascoltare, insieme. La competenza conversazionale (capacitàdimante- nere attiva, utile e piacevole una conversazione) si è drammaticamente ridottanel tempo, edèmolto scadentenellenuove generazioni, che so- no abituate ad avere uno spazio loroper esprimere quello che pensano (post, whatsapp) senza il necessario ascoltodell’opinione altrui e senza spesso prevedere alcun gradito contradditorio (come sulla propria ba- checa di Instagramo Facebook). QUALI STIMOLI POSSIAMO COGLIERE DAL TED TALK DI CELESTE HEADLEE? 1) Quando parlate con qualcuno, dimostrate che lo state ascoltando : guardate negli occhi, non vi distraete con il cellulare, te- netelo nella tasca, mettetelo via. Siate attenti con gli occhi e con il corpo: il linguaggio non verbale vale tantissimo nella conversazione, e può comunicare disattenzione e dimostrare disinteressemolto facil- mente. Ad esempio, se vi voltate verso un’altra direzione, se picchiet- tate con le dita sul tavolo o muovete freneticamente piedi o gambe, si capirà che non volete dedicare tempo a quel momento di scambio, che state già pensando a quando ve ne potrete andare. Non siatemul- titask, dedicate in modo totale quel momento a parlare con il vostro dipendente o con il vostro socio, siate concentrati. Potete provare ad assentire con la testa, a sorriderementre ascoltate. Sappiate che se non siete veramente interessati comunque si vedrà: non potete mostrare attenzione se non c’è.

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