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83 Marzo 2021 2)Ascoltate.Nonservesoloparlare. Atutti piaceparlare, perché quandoparliamo abbiamo il controllodella situazione. Ascoltare è più difficile, più stancante, meno gratificante per l’ego. Ma quante cose in più possiamo imparare, se ascoltiamo? 3) Siatebrevi. Pianificate riunioni omeeting chenondurinopiù dimezz’ora. Partite con l’intentodi rimanere focalizzati sulle questioni prioritarie, senzaperdervi in rivoli chenon servonoper identificareuna soluzioneo risolvereuna situazione interpersonale. Interessante la frase usata dallaTEDspeaker: una conversazione dovrebbe essere come una minigonna – lunga abbastanzaper coprire l’argomento fondamentale, ma corta abbastanza da far rimanere vivo l’interesse. 4) Usate domande aperte , per capire veramente l’opinione dell’altra persona ed aiutarla a tirare fuori tutto quello che vuole dire. Non imboccategli le risposte, così avrete una ricchezza di informazioni che altrimenti andrà perduta: usate tutti i pronomi interrogativi, come faceva Cicerone, ‘perché, come, quando, cosa, dove’, e fate domande aperte, tipo: ‘Mi interessa saperequal è la tuaopinione suquesto fatto?’, ‘Ma dimmi ora tu cosa ne pensi…’, ‘Io vorrei sapere le tue ragioni, per capire meglio la situazione…’. 5) Non pontificate , non siate in quel momento solamente per affermare il vostrovolere, altrimentimegliomandare una circolare, ap- pendere un cartello, mandare un regolamento scritto. Se state facendo una conversazione non partite già con l’idea di aver ragione, lasciatevi l’opportunità di cambiare idea, di imparare qualche cosa di nuovo, di scoprire un altro punto di vista. Magari è meglio del vostro. 6)Evitateparolecomplicateogerghi incomprensibili : nonsiate azzeccagarbugli, l’obiettivo è capirsi, non impressionare l’altro con i la- tinorumo gli inglesismi del business e delmarketing – che ci piacciono tanto, ma che non tutti capiscono. Se l’obiettivo della conversazione è modificareun comportamentoo spiegareunatteggiamentonuovode- siderato, è assolutamente necessario capirsi, e il linguaggio è il veicolo del messaggio che vogliamo dare. Che sia quindi un linguaggio condi- viso. Non a caso, quando uno non capisce il nostro ragionamento, sia- mo portati a dire ‘ma parlo ostrogoto?’ – ecco: non parlate ostrogoto. 7) Go with the flow : non partite già con la lista delle cose che volete dire a tutti i costi. Ascoltate l’altra persona e non pensate sola- mente a quello che dovete rispondere. Se non ascoltate veramente ci sono altissime probabilità che quello che direte non sia consono alla piega che sta prendendo il discorso; se dite una frase avulsa, o ribadite un punto che avete fatto in precedenza e che è già stato superato, dare- te molto fastidio all’altra persona, che capirà apertamente che non la state ascoltando, e si innervosirà, sentendo che il suodire è inutile. Non vi ripetete, se avete fatto un punto inmodo chiaro, andate avanti, non serve ripetere sempre la stessa solfa. 8) Se non sapete qualcosa, ditelo senza paura. Non fate finta di avere tutte le risposte, nessuno ce le ha. Non mettete sempre avanti la vostra esperienza, anche quando non ce l’avete. Non si parla sempre di voi, non serve far vedere che voi siete più esperto o più anziano nel- la posizione che occupate. Le nuove idee, quelle che servono in questo contesto tanto mutato, non si trovano nell’esperienza passata, sorry . Si trovano nella condivisione del problema e delle possibili soluzioni, soluzioni a cuimagari nonavete ancoramai pensato, e che forse stanno giànellamentedi qualchevostrocollaboratore, che forseèpiùconnesso con l’esterno, con il digitale, con i vostri clienti. 9)Sedovetedireun‘no’,ditelochiaramente. Famaleatuttidiredi noaduna richiesta, equindi spesso si cercadi evitare l’imbarazzonostro o la sofferenza altrui rimandando la risposta o rimanendo sul vago. Non va bene. Usate la gioia che avete dal dire dei sì per compensare il fastidio di doverdiredeino. Essere illusinonpiaceanessuno, e fadiventare leper- sone intorno a voi sospettose sul significato autentico di quello che dite. Il nuovo tempoche stiamoper vivere richiedemassimaefficacia emassimaproduttivitànelle relazioni di lavoro. Sgombrate il campoda errori e storture, concentratevi sulla riuscita delle vostre conversazioni, siate aperti all’ascolto: scoprirete quante idee ci sono in giro. ❁ ROBERTA PAROLLO Consulente senior e docente di marketing e comunicazione alla Business School del Sole24Ore, ha lavorato come Direttore Marketing in grandi multinazionali e come consulente strategico in grandi agenzie pubblicitarie. Autrice del Manuale di Gestione della Ristorazione della FIPE, si è specializzata nella consulenza per la creazione della migliore consumer experience nei pubblici esercizi.

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