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91 Marzo 2021 Lo stesso Palazzo De’ Ricci, della cui struttu- ra fanno parte le cantine – interamente scavate nel tufo, ad immagine e somiglianza di una cattedrale gotica, incorporando locali addiritturadi epoca etru- sca – che tuttora fabellamostradi sé in città, nasce su progetto dell’architetto più ricercato ai tempi, ovve- rosiaBaldassarre Peruzzi, commissionatodall’allora Cardinale Giovanni, testimonianza della fama rag- giunta dalla casata. Casata che, detto a scopo folklo- ristico, deve il suo soprannome al capostipite Riccio de’ Ricci, metereologo, le cui infallibili previsioni del tempo si dovevano alla sapiente osservazione del comportamento dei ricci, da cui anche l’ispirazione per lo stemma gentilizio. Quandonel 2012Enrico raccoglie il testimo- ne dalla famiglia, peraltro, la Cantina De’ Ricci, co- me tante ai tempi, segue la logica dei grandi numeri, conferendo le proprie uve ai locali consorzi. Enrico invece imposta il lavoro sulla qualità, perseguendo inquesto le convinzioni del padreAldo, primo colla- boratore dei marchesi e mancato prematuramente; quindi, fin dalla prima vendemmia, che è del 2015, ricerca lamigliore versione possibile del vino amar- chio. Idee molto semplici, le sue, che mixano (come nei migliori dei casi) tradizione territoriale, qui abi- tudini vecchie di centinaia di anni, con tecnologie moderne. 32 gli ettari coltivati, a cavallo delle robu- stamente vocate zone di Ascianello, Fontago e Fon- tecornino. UN METODO NATURALE Riguardo alla produzione, l’azienda storicamente non utilizza erbicidi, fertilizzanti o prodotti chimici di sintesi, vendemmia esclusivamente a mano, con bella selezione in vigna e in tavolo di cernita, men- tre la fermentazione avviene in vasche d’acciaio e tini troncoconici di legno, a temperatura controllata edutilizzando la tecnica dellamacerazione post-fer- mentativa sulle bucce, senza follature, estesa anche ai 40-60 giorni a secondadelle annate. L’affinamento viene effettuato presso la cantina storica e presso la VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG 2018 Colore rosso rubino brillante, al naso sentori di lampone giallo, tocchi di erbe aromatiche, chiusura speziata e balsamica. In bocca verticale, con ritorni di frutti rossi, spiccata vena acida, finale minerale e profondo. VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG SORALDO 2016 La bottiglia dedicata da Enrico al padre Aldo, un piccolo concentrato delle possibilità del Sangiovese in zona Montepulciano. Piccoli frutti rossi, lampone, ribes, zest di arancia, poi bella chiusura balsamica. Bocca tesa, salina, eccellente acidità ed ottimamente persistente. TOSCANA IGT ROSÉ SANSY 2019 Blend di Sangiovese e Syrah per il classico rosato di grandissima ispirazione. Fragoline rosse e melograno al naso, tocchi di lime, timo cedrino e pepe bianco. Bocca croccante e salmastra, densa, di bella persistenza, finale con ritorno dei piccoli frutti rossi. ❁ Tenuta Fontecornino, dove è stata costruita lanuova emoderna struttura aziendale, inaugurata nel 2017. Incantina le interpretazioni sonoaltrettantoprivedi forzature, consentendoalle tipologie coltivate, ovve- rosia Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah, Trebbiano Toscano, Malvasia bianca e Grechetto di arrivare in bottiglia in letture riusci- te, accattivanti e mai banali, di bella pulizia tecnica, grandissima (e fedelissima) rappresentazione di un territorio di immensa vocazione. Enrico, e con lui Nicolò, enologo, Antonella e Francesco (che nonostante la giovanissima età è già parte del ciclo produttivo), credono al Nobile da Sangiovese in purezza, che forse è l’unica maniera di restituire aduna tipologia ancora non sufficiente- mente affermata quello che la Storia le deve. Ecco (al solito) gli assaggi:
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