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14 Pubblico esercizio Mixer Un impegno concreto contro le disparità di genere fipe-confcommercio / Global Thinking Foundation e Fipe GDI per promuovere la parità di genere e la valorizzazione del talento femminile nei pubblici esercizi. di M. Cristina Pantanelli , Formazione Fipe I l mondo ha fatto progressi nella parità di genere e nella eman- cipazione delle donne, tuttavia le donne continuano a subire discriminazioni e violenze inogni partedelmondo. Laparitàdi generenonè soloundiritto fondamentalema la condizionenecessaria per unmondo sostenibile, prospero e in pace. La pandemia ha evidenziato ancora di più il problema della disparità di genere edha posto l’attenzione su temi come la disoccupa- zione femminile, il disinteresse per l’infanzia, lamancata conciliazione famiglia lavoro, l’insufficienza del welfare sociale sui servizi alla perso- na da zero anni alla terza età, solo per citarne alcuni, e su quanto sia importante che su queste disparità venga posta particolare attenzione dalla politica per uno sviluppo globale e sostenibile. I problemi e le esi- genze di genere delle donne non sono solo delle donnema riguardano uno sviluppo sano, equoedequilibratodi tutta la società. Investire sulle donne è dunque strategico per la crescita dell’intero Paese. Da un’indagine di Unioncamere sull’imprenditoria femminile risulta che la fonte più utilizzata per avviare un’impresa femminile è il capitale proprio/familiare (49%) mentre il ricorso al credito banca- rio si ferma all’11%, in parte per un problema di scoraggiamento dato che in tale ambito esiste un effetto genere a sfavore del genere, spiega lo studio. Nei confronti dell’imprenditoria femminile insomma esiste un evidente irrigidimento (richieste non accolte o accolte per importi inferiori), decisamente più alto rispetto alla media, motivo per cui la percentualedi imprese chenon richiedono credito inquanto sfiduciate sul positivo riscontrodapartedellebanche èdoppia tra le imprese fem- minili rispetto a quellemaschili (8% contro il 4%). Questo nonostante lebanche ammettano che ledonne, non fosse altro cheper lamaggiore prudenza nelle cifre richieste, sianomigliori pagatrici. “Oggi in Italia il 17%delle donne che lavora non ha un conto corrente, quindi non può gestire direttamente il guadagno del proprio lavoro” dichiara la presi- dentediGlobal ThinkingFoundation,ClaudiaSegre “più ingenerale il 23%delle donne non è intestatario di alcun conto bancario con punte del 40% in alcune Regioni, mentre solo il 21%ne ha uno personale”. Quando si parla di “violenza economica” si parla innanzitutto dell’inconsapevolezza che è la principale causa di fenomeni di coerci- zione che lentamente logorano la libertàdimigliaiadi donne. Il denaro si trasforma in uno strumento di controllo alle spalle di vittime ignare che non riescono a riprendere inmano la loro vita. Partendo anche daquesti presupposti è statafirmata a febbraio una Convenzione tra la Global Thinking Foundation e Fipe Gruppo Donne Imprenditrici per promuovere la parità di genere e la valorizza- zione del talento femminile. Lapresidente di Global Thinking Founda- tionClaudia Segre e la presidente di FipeGruppoDonne Imprenditrici Valentina Picca Bianchi hanno deciso di essere al fianco delle donne impegnandosi in particolare a promuovere iniziative sul contrasto a fenomeni di violenza di genere, con un focus sulla violenza economica e sul sovraindebitamento. “Tali iniziative saranno finalizzate a fornire competenze per favorire comportamenti attivi e consapevoli sulle proprie scelte futu- re, anche in un’ottica di sviluppo della rappresentanza delle donne nei processi decisionali e nelle posizioni di potere”, ha dichiarato la presi- dente Fipe GDI, Valentina Picca Bianchi. Verranno inoltre promossi percorsi di formazione alle donne imprenditrici e donne fuoriuscite dalmercatodel lavoro interessate ad intraprendere un nuovo percorso imprenditoriale nel settore dei Pub- blici Esercizi; percorsi formativi ad hoc attraverso i quali verrà fornita alle donne una “cassetta degli attrezzi” che permetterà loro di operare scelte corrette e consapevoli per il loro futuro e per il futuro delle pro- prie aziende. Tra gli impegni che le Organizzazioni hanno sottoscritto, par- ticolare rilevanza ha anche la realizzazione di progetti di “welfare so- ciale”, considerato che i pubblici esercizi possono essere un canale per sviluppare l’autoimprenditorialità femminileeprevenire così fenomeni di violenzaeconomicae situazioni di isolamentoeconomico, riducendo i danni sociali che ne derivano. Di violenzaeconomica seneparlaancora troppopoco (daun’in- daginedellaGlobal Thinking Foundation suuncampionedi 1000don- ne risulta che il 34%pensanon sia una forma di violenzamentre il 44% dichiara di nonavernemai sentitoparlare prima),ma è una forma sub- dola di violenza che lascia segni di sottomissione spesso inguaribili. La presadi coscienzaèdunque il primopassoper sconfiggerequesta forma di violenzae ci auguriamocheanchegrazieaquesta collaborazioneGlo- bal Thinking Foundatione FipeGruppoDonne Imprenditrici riescano ad essere al fianco delle donne dei pubblici esercizi, e non solo, su pre- venzione e contrasto all’isolamento economico, con azioni divulgative e formative che distinguano l’impegno di entrambe le associazioni nel promuovere la cittadinanza economica e favorire l’inclusione sociale anche delle nuove generazioni. ❁

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