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34 Dossier birra Mixer che portano “a domicilio” le linee per il confezionamento in lattina ai piccoli produttori non attrezzati. Tutto ciò ha creato “pagine (leggi, lat- tine) bianche” su cui trasmettere la propria immagine e idea di birra. ➍ LE BIRRE PERSONALIZZATE La birra “della casa” è una leva di marketing interessante perché lega al territorio con un prodotto semplice, naturale e che permette di creare con relativa facilità una ricetta originale e “unica”. Le propongono già alcuni alberghi (come l’Oasi, boutique hotel di Levanto) e ristoranti. Ma nonmanca il filone “firmato” da band musicali e personaggi dello spettacolo. In attesa del ritorno dei grandi eventi. ➎ LE NATURALI “SPECIALI” Il filone delle birre “naturali” si aggancia al desiderio del ritorno alle origini che contiene però elementi innovativi. Continuerà dunque la moda delle crude, delleHazy (oNewEngland) IPA, velate e con sentori di agrumi, delle Sour Ale. Alcuni mastri birrai si stanno ispirando per le loro creazioni al movimento dei vini naturali: minimo intervento, fermentazione spontanea, aromi evocativi e “ancestrali” e una buona dose di storytelling. ➏ LE GRAPE ALE Havarcato i confini nazionali il successodelle IGA, lebirra aromatizzate conmosto d’uva che ha come antenata la BB10, imperial stout con ag- giuntadi sapadi uve cannonaudel birrificio sardoBarley, natanel 2006. Nel 2015 la IGAè stata inserita nella guida agli stili del BJCP, primo stile italiano, e oggi vanta più di 120 etichette diverse. La grande famiglia è quella, se vogliamo, delle birre alla frutta, uno stile che piace. A Rotter- damstaper aprire la StadshavenBrouwerij, birrificioa vista con250po- sti + terrazza chehadecisodi produrre birre contemporanee alla frutta. ➐ POCHE CALORIE POCO (O ZERO) ALCOL La salute ha assuntounnuovo ruolo e importanza, spingendouna ten- denza già in atto ovvero quella di una fascia di popolazione – qualcu- no li chiama già “sobri curiosi, l’equivalente dei flexitariani, che cerca bevande con poco alcol e poche caloriema dal gusto interessante. Ci si aspetta un crescente successoper le birre analcoliche dunque, non sarà piùuna vergogna chiederle e saràunmust averle al bar.Ma arriveranno anchenuovi prodotti:molti birrifici oltreoceano stannodiversificando con la proposta di hard seltzer, bevande realizzate con soda, alcol fer- mentato dagli zuccheri e aromi naturali. ➑ COCKTAIL ALLA BIRRA Anche qui non è una novità, ma la tendenza generale verso cocktail a bassa gradazione potrebbe favorire l’uso della birra. Giocando anche con le sue versioni più particolari, come le invecchiate in botte, aroma- tiche e speziate. La tendenza di invecchiare ales per riecheggiare aromi tipici del bourbon sta prendendopiede, e le candida come ottimi sosti- tuti nei cocktail classici a base whisky, come l’Old Fashioned. ➒ TERRITORIO E KM ZERO Anchequi, nonèunanovitàma loè il fatto chenei prossimimesi e forse anni il raggiodel turismo si accorcerà: già l’annopassatoabbiamoesplo- rato le nostre regioni e città scoprendo tesori inaspettati emeravigliosi, e la biodiversità italiana è un patrimonio quasi infinito a cui attingere. Dunque, oggi più che mai, la filiera corta è bella. E sostenibile. Il che ci porta al punto 10... ➓ CAMBIO DI CLIMA, CAMBIO DI GUSTO Come tante altre produzioni agricole, dal caffè al vino, i cambiamenti climaticiminaccianoanche labirra, nata inMedioOrientema cresciuta al Nord con ingredienti base come luppolo e segale legate ai climi fred- di, che probabilmente aumenteranno di prezzo. Ma secondo Colleen Doherty, professoredi biochimicamolecolare e strutturale allaNCSta- te, a cambiare sarà anche il gusto della birra “perché i cambiamenti di temperatura e precipitazioni influenzano la biochimica di ingredienti quali il luppolo, e questo li rende diversi”. Un cambio di gusto non cre- ato dalle ricerche di un mastro birraio consapevole, ma non voluto e, ahimé, imprevedibile. ❁ ➍ ➎ ➏ ➐ ➑ ➒ ➓
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