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→ 22 Pubblico esercizio Mixer Spreco o nonspreco? Il pane avanzato come risorsa artebianca / Birra, fermentazioni, beneficienza ma anche una programmazione migliore grazie a tecniche di marketing e alla tecnologia. Ecco come e perché evitare una perdita netta, per il business e per il Pianeta. di Anna Muzio P ane e spreco, un legame che parrebbe indis- solubile. Seneproducono100milioni di ton- nellate l’anno, il 65%inEuropa,ma centinaia dimigliaiafiniscononella spazzatura. Anche sepan- demiae lockdownci hanno resi più “virtuosi”, secon- do ilWasteWatcher International Observatory-Uni- versità di Bologna-LastMinuteMarket sudati IPSOS 2021 un italiano getta ogni settimana inmedia 22,3 grammi di pane , terzo alimento, dopo frutta fresca e insalate, a finire nel bidone e primonel 21%dei casi. Il Food Sustainability Index di Fondazione Barilla calcola che un italiano ogni anno genera in media 65 kg di rifiuti alimentari (lamedia europea è di 58 kg) conuna perdita complessiva di oltre 15mi- liardi di euro. E il tema è sentito: l’85%degli italiani è favorevole a rendere obbligatorie per legge le dona- zioni di cibo da parte di supermercati e aziende ad associazioni che si occupano di persone bisognose. Proprio la shelf life limitatadel pane (dovuta al raffermamento e alla contaminazionemicrobica) lorendeunottimocandidatoallospreco, acasa, nella grande distribuzione e nella produzione, artigianale e industriale. IL RUOLO DEL PUNTO VENDITA Secondo LottaAlhonnoro, ricercatrice dell’universi- tà di Vaasa in Finlandia, molto può essere fatto nel punto vendita per influenzare il cliente a non spre- care, e anzi “i negozi che cercano di agire in modo responsabile possono essere meglio attrezzati dei consumatori a ridurre i rifiuti”. Oltre agli attori umani (proprietario, staff, clienti) Alhonnoro ha identificato anche “attori non umani” che influenzano gli acquisti: la forma – il cliente tende a scegliere i pani più “perfetti” all’ap- parenza – il packaging – se è rotto viene evitato L’obiettivo numero 12 della Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, “attuare cambiamenti radicali nel modo in cui le società producono e consumano”, pone come obiettivo il dimezzamento dello spreco pro capite.

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