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23 Maggio 2021 NON SPRECARE CONVIENE: DOPO LA LEGGE 166, ARRIVANO GLI ACCORDI LOCALI Una legge per aiutare a non sprecare: è la 166 /2016 o Legge Gadda (dal nome della parlamentare Maria Chiara Gadda che l’ha promossa) con lo scopo di facilitare le donazioni di eccedenze alimentari attraverso un approccio partecipato che ha coinvolto attori del terzo settore. Una prospettiva che il primo anno di applicazione ha permesso, secondo il Banco Alimentare, tra le più longeve organizzazioni caritatevoli che si occupano di donazione del cibo a livello nazionale, l’aumento del 20% delle donazioni. In Lazio, Puglia e Piemonte le autorità regionali hanno stipulato accordi con cui le amministrazioni locali hanno siglato protocolli tra organizzazioni di produttori e consumatori per ridurre gli sprechi e favorire l’emergere di filiere agro-alimentari più virtuose e sostenibili. Tra le misure suggerite dal Food Sustainability Index per incentivare il riutilizzo ci sono la riduzione della tassa comunale sui rifiuti in caso di donazione, incentivi economici e per la produzione di energia da biomasse e deduzioni fiscali a fronte della donazione di eccedenze alimentari. – e la scadenza. Tre le aree di intervento consiglia- te: il coinvolgimento dello staff di vendita verso il problema, le azioni di marketing quali lo sconto dei prodotti a fine giornata o la promozione dei pani “a rischio” tramite il product placement o il consiglio e infine l’usodi tecnologie che tenganocontodi fattori che influenzano l’acquisto come il clima, il giornodi paga, i weekend e le feste per prevedere le quanti- tà necessarie e programmare meglio la produzione. La ricercatriceha anche attivatouna collabo- razione tra lapanetteriaAromaBageri &Konditori e il microbirrificio Bock’s Corner Brewery. Ma in que- sto non è l’unica. OGGI PANE DOMANI BIRRA Pane e birra hannomoltissimo in comune, dagli in- gredienti –cereali, acqua–all’usodi lieviti.Nonacaso sono tra gli alimenti più antichi apparsi nella storia dell’umanità e, anzi, pare che la prima “protobirra” si sia generata da avanzi di pane lasciati nell’acqua e fermentati. Utilizzare il pane avanzato per produrre birra è dunque un ritorno alle origini oltre che un’i- deavincente, che staprendendopiedeanche inItalia. Ibrida ad esempio è una “birra di quartie- re” a Km 0 nata dal progetto di quattro studenti di design del Politecnico di Milano per “ridare una se- conda vita al pane” recuperando l’invenduto dalle panetterie meneghine. Tra i partner, alcune delle più rinomate come Davide Longoni e Le Polveri. Adattando le caratteristiche del tipo di pane e rac- contando luoghi e tradizioni sono nate la porter Ibrida x Chiaravalle, che utilizza le rimanenze del pane di segale coltivata all’ombra dell’abbazia me- dievale fuori Milano di Longoni o la Pale Ale a ba- se di miccone, la forma tipica della cultura pavese, gloria dell’omonimo panificio. Hafinalitàdi volontariato invece la “166” (co- me il numero della legge antispreco, vedi box ), birra prodotta a Potenza dall’associazione Io potentino: da 15 chili di pane avanzato si ricavano 65 bottiglie da 33 cl. I proventi delle vendite vanno al progetto Magazzini solidali, che supporta le persone in diffi- coltà economica. PIACE ANCHE AI MICROBI Gli scarti di pane sonomolti richiesti nel settore del- la zootecnia, per realizzare compost e fertilizzanti e sono stati studiati per produrre, attraverso la fermen- tazione, composti chimici per l’industria farmaceu- tica, combustibili o enzimi. Ma si è scoperto essere ancheunottimo terrenoculturaleper la coltivazione di starter utilizzati nell’industria degli alimenti fer- mentati, dai prodotti da fornoagli yogurt ai formaggi, e permettono a un’aziende di riciclare almenoparte degli scarti all’interno del suo ciclo produttivo. Il processo, ideato nella azienda Valle Fio- rita di Ostuni partendo da miscele di scarti di pane aziendali, è stato certificatoda uno studiodel Dipar- timento DISSPA dell’Università degli Studi di Bari AldoMoro. ❁ LE APP PER IL “RECUPERO” Sono tante le tecnologie utili a sprecare meno. A partire dall’app Last Minute Sotto Casa che mette in contatto negozianti e clienti del vicinato a poche ore dalla chiusura dei loro esercizi, consentendo di vendere prodotti ancora freschi con sconti fino al 50%. Meccanismo simile per l’app danese Too Good to Go, da due anni in Italia. Più focalizzata a ristoranti, supermercati, mense e industrie la piattaforma con app REGUSTO, che collega domanda e offerta di cibo coinvolgendo anche le amministrazioni comunali dedite alla ridistribuzione delle eccedenze alimentari verso le fasce più deboli della popolazione e gli enti no-profit attrezzati per il recupero.
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