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32 Dossier Bibite Mixer Un discorso analogo può essere fatto anche al mondo del tè, categoria dominante nel settore delle bevande non gassate. “Il tè quest’anno ha avu- to una caduta di arrestomolto brusca analogamen- te alle altre bevande – confermaCarbone –Nel 2019 era cresciuto tantissimo (quasi del 10%) e le ragio- ni erano state molte: grandi lanci, l’impulso delle varianti zero che hanno performato molto bene, un tasso di innovazione molto alto e l’ingresso di grandi player in maniera convinta. Per tamponare almeno in parte le perdite, nel 2020, i grossisti han- no lavorato sul canale domestico, con vendite porta a porta e con prodotti pet. E quindi il mondo del vetro è stato penalizzatomoltissimo. Detto questo, visti i buoni risultati degli ultimi anni e l’attivismo dei grandi player, ci aspettiamo una grande crescita appena le condizioni lo permetteranno”. I SUCCHI DI FRUTTA La stessa cosa non vale purtroppo per l’ultima ca- tegoria di cui parliamo oggi, i succhi di frutta. “Si tratta di una categoria in difficoltà da molti anni, su tutti i canali, non solo nel fuoricasa. Nel 2019, i nostri dati hanno confermato un rallentamento del calo rispetto agli anni precedenti, ma ovvia- mente il 2020 ha colpito pesantemente il settore”. Vediamo di capire con Carbone quali sono al di là dei numeri, i fattori che possono spiegare questa difficoltà delle bevande a base frutta. “Certamente influisce la motivazione salutistica a cui ho fatto riferimento anche prima parlandodelle gassate. Chi decide di ridurre gli zuccheri tende poi ad evitare bevande considerate molto zuccherate come queste. Inoltre, in Italia continuiamo a pagare un problema che all’estero non conoscono: il con- cetto di succo di frutta nella prima colazione. Da noi è difficile far passare questa idea, ad esempio il succo abbinato al caffè, come invece capita spesso fuori dai nostri confini nazionali. Allo stessomodo, si fati- ca anche aproporlo come soluzioneper ilmomento dell’aperitivo. E così resta un prodotto senza un suo momento forte, spesso relegato al momento della pausa di metà mattina o pomeriggio. Al di là del prezzo, che comunque è un elemento che influisce nella scelta del consumatore, si tratta di un proble- ma culturale non facile da superare. Una possibile soluzione potrebbe essere di proporlo sempre più come prodotto correlato alla mixability e, più in e generale, almondo serale e della notte, come hanno fatto con successo toniche ed energy”. E DOPO IL COVID… Due parole, infine, sulle attese dei prossimi mesi, senzapretendere ovviamente cheCarbone, e chi co- me lui guarda al futuro, abbia una sfera di cristallo in cui osservare prima di noi come andranno le cose… “Io credo che, se da maggio le attività potranno riaprire grazie alla campagna di vaccinazione e se anche la meteorologia ci aiuterà (perchè stia- mo parlando di bevande molto legate alla sta- gionalità e al bel tempo), si potranno recuperare i volumi persi l’anno scorso. Abbiamo fatto alcu- ne previsioni secondo cui le vendite dei mesi cal- di, potranno non solo andare meglio dell’anno scorso, ma superare gli stessi numeri del 2019”. E quindi possiamo chiudere questa chiacchierata con unpo’ di sano emotivato ottimismo. “Assoluta- mente. Se supereremo il covid, i prossimi due anni saranno spumeggianti!”. ❁ BEVANDE PIATTE - VENDITE IN VOLUME Anno Dic. 2018 Anno Dic. 2019 Anno Dic. 2020 Trend 2019 su 2018 Trend 2020 su 2019 Bevande Base Frutta 40.874.876 39.586.004 24.422.148 -3,2% -38,3% Bevande Base Tè 55.777.268 60.791.872 39.844.592 +9,0% -34,5% Bevande Isotoniche 6.701.692 7.085.118 4.911.026 +5,7% -30,7% Bevande Energetiche 6.512.984 7.721.122 4.337.722 +18,5% -43,8% In Italia il succo di frutta resta un prodotto senza un suo momento forte, spesso relegato al momento della pausa di metà mattina o pomeriggio.
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