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77 Maggio 2021 Alessandro, sappiamo che hai un sacco di esperienza alle spalle. Raccontaci com’è nata la tua avventura nel mondo del bartending. Sono nato in una famiglia di ristoratori. Sin da piccolo passavo il mio tempo a guardare lavorare i barman nel bar dei miei cugini a Milano. Poi ho cominciato a lavorare con loro. Sai quei piccoli sogni da bam- bino che diventano realtà? Dopo pochi anni, ho aperto il mio piccolo bar sempre a Milano. Da lì in poi è stata una continua ricerca e voglia di approfondire e migliorare la conoscenza del bartending. Fare formazione, soprattutto nel mondo del beverage e della ristorazione implica molte responsabilità. Quali sono secondo te le caratteristiche che dovrebbe avere un professionista del settore e cosa consigli a chi vuole intraprendere questa carriera? Sì, hai detto bene, implica molte responsabilità. Bisogna dare sempre molta attenzione alle informazioni che trasmettiamo: devono essere corrette, riscontrabili nella vita professionale e coerenti con ciò che mettiamo in pratica. Il Docente penso che prima di tutto debba dare l’esempio di come deve essere svolto questo lavoro: puntualità, profes- sionalità, coerenza, vogliadi lavorare, grandi capacitànel socializzare. Al momentomi sento di dire che, visto che per fare questo lavoro ci vuole passione e forza di volontà, solo se veramente lo si ama si può portare avanti, non è più il lavoretto del dopo scuola. Se eseguito con passione e amore darà soddisfazioni, se no porterà solo frustrazione. Come bartender invece, puoi parlarci della tua idea di miscelazione? Dove trai ispirazione per i tuoi cocktail? La mia idea di miscelazione prende ispirazione sempre dal locale in cui lavoro. Da quattro anni sono in società con Pandenus, gruppo che opera nella ristorazione milanese che conta 9 locali con una clientela eterogeneaeflussi concentrati prevalentementeall’orariodell’aperitivo. La drink list è caratterizzata da cocktail freschi, lunghi, belli da vedere, moltopuliti nella presentazione, con gradazione alcolica bassa, con Passione pura, dal bancone alla formazione barman /AlessandroMelis: mixologist, imprenditore, formatore. Le tre anime di un personaggio eclettico che in questi anni ha contribuito a rendere la professione del bartender unmestiere ambito e di grande valore sociale di Valentina Picco per Planet One → Alessandro Melis GINGER SAGE FIZZ 50 ml Gin Bombay Dry 20 ml Succo di limone 20 ml Sciroppo di salvia e zenzero Fill Up Ginger Beer Decorazione: due foglie di salvia, un lampone, spolverata di zucchero a velo Bicchiere: Collins Tecnica: Shake - Fill Up con Ginger Beer Mixability C resciuto inuna famigliadi ristoratori eproprietari di bar e locali, Alessandro Melis, classe 1970, è a oggi uno dei Mixologist più quotati del settore, oltre a essere super visor del gruppo Pande- nus. È inoltre co-fondatore di ‘In-Drinkable: Conoscenza Formazione Ospitalità’, centro di formazione professionale per il canale Horeca, successivamente entrato a far parte di Nonsolococktails, il contenitore culturale per lamiscelazione, l’ospitalità e centrodi formazione profes- sionale dedicato ai giovani mixologist italiani con l’ambizione di una carriera nel mondo del food & beverage, gestito da di Mattia Pastori.
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