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Anna Muzio collabora con Mixer dal 2013. È coautrice di “ Mondo Caffè, Storia, consumo ed evoluzione di un’invenzione meravigliosa ”, ed. Cairo, I libri de Il Golosario. Cura il web magazine www.coffeando.it Gianni Tratzi può essere seguito su www.mezzatazza.com 12 Pubblico esercizio Mixer Foto: Icafe, Istituto del Café de Costa Rica LE MINACCE DEL CAFFÈ CENTRAMERICANO Uragani, come l’Eta abbattutosi su Nicaragua, Honduras e Guatemala lo scorso novembre, malattie come la ruggine delle foglie degli anni 2010, di cui gli stati del Centro America ancora soffrono le conseguenze e una storia di dittature, colpi di stato militari, disordini e violenze: il caffè centramericano è ciclicamente minacciato da più parti. Sono terre difficili queste, soggette a terremoti ed eruzioni vulcaniche. Forse per questo nella mitologia maya riportata nel Popol Vuh il mondo era soggetto a successive creazioni e distruzioni, quattro in tutto, da parte di dèi insoddisfatti dello stato delle cose. Dietro a molti dei problemi attuali ci sono i cambiamenti climatici: periodi di siccità seguiti da pioggia torrenziali e uragani causano frane e inondazioni danneggiando vaste aree caffeicole, ma le alte temperature favoriscono anche la propagazione del fungo della ruggine o roja, che tra il 2012 e il 2013 ha distrutto metà delle piantagioni. Secondo uno studio globale pubblicato sul Plos One le conseguenze più severe del Global Warming nei prossimi anni colpiranno Nicaragua ed El Salvador, mentre il Guatemala potrebbe avvantaggiarsi di uno spostamento delle piantagioni ad altezze superiori. A tutto ciò si è aggiunta nel 2020 la pandemia, specie in Paesi come l’Honduras che si appoggiano a mano d’opera esterna impossibilitata a muoversi e che ha cusato problemi logistici rilevanti. ❁ I NUMERI DEL COSTA RICA Posto nella classifica mondiale dei produttori: 15 Produzione annuale (2020-21): 1,45 milioni di sacchi (da 60 kg) Varietà più diffuse: Bourbon, Caturra, Catuai e Villa Sarchi (una locale mutazione del Bourbon, con pianta e frutto più piccoli, scoperta vicino alla città di Sarchi) e Villa Lobos. Ultimamente trovano spazio anche Geisha e SL-28 (il cultivar diventato famoso per le produzioni keniote) Regioni di produzione: Valle Occidental, Tarrazú, Tres Ríos, Orosi, Turrialba, Valle Central, Guanacaste e Brunca Altitudine: dai 600 ai 1900 m slm Raccolta: ottobre/marzo. Oltre il 70% del caffè fa capo a piccoli produttori che non superano i 200 sacchi l’anno Metodo di lavorazione: lavato, Honey. I NUMERI DEL GUATEMALA Posto nella classifica mondiale dei produttori: 11 Produzione annuale (2020-21): 3,75 milioni di sacchi (da 60kg) Varietà più diffuse: Bourbon, Caturra, Typica e Catuai Regioni di produzione: Acatenango, Antigua, Atitlan, Coban, Fraijanes, Huehue, New Oriente, San Marcos Huehuetenango, Antigua e Atitlan Altitudine: dai 764 ai 1370 metri e oltre Raccolta: settembre/aprile Metodo di lavorazione: pressoché totalmente lavati.

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