MX_337

19 Giugno 2021 re gli edifici di impianti di ventilazione è fondamentale, perché l’uomo, respirando, inquina l’ambiente nel quale sosta, producendo anidride carbonica (CO2), gas che diventa tossico sepresentenell’aria inquantità troppo elevate. La CO 2 e gli altri contaminanti presenti devono quindi essere diluiti attraverso l’introduzione di una portata d’aria ; immettere nell’ambiente una certa quantità d’aria porta infatti la concentrazione dei contaminanti e degli eventuali patogeni a scendere sotto una soglia non più pericolosa per la nostra salute. Ormai tutti sappiamochemalattie come il Covidsi trasmettono tramite droplets, gocce di saliva di grandi dimensioni emesse parlan- do o tossendo, che vengono fermate da mascherine e altre protezioni. Esistono però anche goccioline molto più piccole, capaci di restare in sospensione nell’aria; questo insieme di piccole particelle viene chia- mato aerotrasportato , ed è un pericoloso nemico che va combattuto attraversouna corretta installazione, gestione emanutenzionedell’im- pianto di ventilazione. Se in un ambiente chiuso è presente un infetto, continuaBusato, l’aerotrasportatosi accumulanell’ariafinoad invaderla tutta, a meno che non si accenda l’impianto di ventilazione, capace di diradare la nube di aerosol. La ventilazione corretta dei locali nonpuòprescindere dall’ im- missione di aria esterna ; infatti muovere semplicemente l’aria, magari infetta, giàpresente all’internodella stanzanon fa altro che aumentare il rischiodi contagio, comeè realmente successo inalcuni locali nei quali hanno avuto origine dei focolai. Per questa ragione, non è piùpossibile utilizzare impianti di aerazione che non apportino aria da fuori. IMPIANTI PER LA QUALITÀ DELL’ARIA Una buona qualità dell’aria dipende da due fattori: il primo è la dilui- zione , che corrisponde al cosiddetto ricambiod’aria, e consistenell’im- missione di aria esterna all’interno del locale, convogliando verso l’e- sternoquella viziata. Il secondo fattore è rappresentatodalla rimozione del contaminante, operazione svolta dalla filtrazione meccanica o da dispositivi germicidi come le lampade UV. Quando immettiamo in un ambiente aria esterna, non bisogna dare per scontato che essa sia più salubre di quella presente all’interno; anche l’aria esterna può essere carica di agenti nocivi, basti pensare a zo- nemolto inquinate come i centri storici o le zone industriali. Non basta quindi la sola ventilazione, l’aria presa dall’esterno deve essere filtrata e immessa nell’ambiente tramite una progettazione corretta della distri- buzione della stessa. Nonèquindi possibilepensaredi pulire l’ariaattraverso l’apertu- ra delle finestre; oltre ad introdurre aria potenzialmente sporca senza la possibilitàdifiltrarla,questometodocomportaunadispersionedicalore, che soprattuttonelle stagioni fredde si trasforma inun costo aggiuntivo, perchè l’impianto di riscaldamento deve lavorare di più per ripristinare la temperatura originaria. Un corretto ricambio dell’aria può essere ot- tenutoattraverso i sistemidiventilazionemeccanicacontrollata (VMC); questi sistemi forzano il ricambio di aria negli ambienti e agiscono sulla regolazionedell’umidità internaagli edifici e sullaprevenzionenella for- mazionedi condense emuffefinoal filtraggiodapollini, allergeni e altre sostanze inquinanti.Questemacchine inoltre reimpiegano il calorecon- tenutonell’ariaviziataper riscaldare l’aria frescacheentranell’impianto, riducendo così il fabbisognodi energia per il riscaldamento. I costi di in- stallazionediquesti impiantidipendonodalledimensionidell’ambiente e dalle portate d’aria che è necessario trattare. Un altro vantaggio degli impianti di ventilazione controllata è quellodiincrementarela classeenergetica degliedifici,mentrenonesiste invece al momento una vera e propria etichetta che certifichi la qualità dell’aria, essendoquestounparametrochenonvienemonitoratoemisu- rato.Esistonodelleclassidiqualitàdell’arianormatealivelloeuropeo,che non è però obbligatorio indicare, e finchè la legge consentirà di ovviare con l’aperturadellefinestreall’installazionedi unimpiantodi ventilazio- ne, non sarà possibile imporre questa classe di qualità. La legge fornisce però, fin dai primi anni ’90, indicazioni precise per quanto riguarda gli impianti di ventilazione, eci indica ladirezioneda seguireperperseguire unacorrettaigienedell’aria.Lapandemiacihainfattiinsegnatocomeoggi nonsi possa fare amenodi un impiantoefficienteper ridurre alminimo il rischio di contagio negli ambienti chiusi. ❁ SICUREZZA DEI LOCALI: I SOSTEGNI ECONOMICI Per ripartire al meglio, soprattutto in considerazione della ripresa delle attività di ristorazione al chiuso, investire sulla sicurezza del proprio locale è un fattore imprescindibile. Secondo FIPE, infatti, il 56% degli esercenti ritiene che, anche con la diffusione dell vaccino e il superamento dell’emergenza, i clienti continueranno ad avere timore ad entrare nei locali. Per questo motivo, è necessario attrezzarsi in modo tale da far sentire l’avventore il più al sicuro possibile. Per sostenere questi investimenti, la legge di bilancio 2021 prevede un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali materiali nuovi, tra i quali rientrano anche gli impianti di condizionamento . Il credito è previsto nella misura del 10% del costo d’acquisto, nel limite massimo di spesa di 2 milioni di euro, è riconosciuto per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2021 ed è utilizzabile solo in compensazione. Altro tipo di sostegno è l’ Ecobonus , che consiste in una detrazione fiscale da Ires/Irpef, in 10 anni, per interventi volti ad aumentare l’ efficienza energetica degli edifici. In questa tipologia di interventi rientrano anche la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale , dai quali si può beneficiare una detrazione del 50-65%, e la sostituzione o la nuova installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori alimentati da biomasse combustibili; in questo caso, la detrazione è pari al 50%.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz