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29 Giugno 2021 Marco, hai 33 anni ma alle spalle già un lungo curriculum. Partiamo raccontando la tua formazione… La mia formazione di base è di tipo economico. Ma daquestopercorsomi sonopoi indirizzatoversoaltri ambiti frequentando e continuando a partecipare a corsi di vario livello incampimoltodiversi, a livellodi formazione, diprogrammazione, di approfondimen- ti sensoriali. Sono diventato sommelier, ho parteci- pato inqualitàdi consigliereall’associazione triestina caffè, ho studiato ilmiele, ilmondodei profumi a360 gradi, sono diventato formatore SCA, mi sono dedi- cato alla selezione e allamiscelazione del caffè e alla progettazionedi sistemi formativi e a visitarediverse piantagioni di caffè per approfondire direttamente i processi produttivi dellamateriaprima. Tuttoquesto senza mai rinunciare all’altra mia grande passione che èquelladelle artimarziali. Houndiscretonume- rodi titoli sianazionali che internazionali inkung fu da combattimento,manegli anni hopraticatoanche altri sport da combattimento come il Judo, la Kick boxing e il K1, diventando preparatore atletico e al- lenatore qualificato. Queste esperienze si sono rese efficaci per lo sviluppo di qualità come la tenacia, la resilienza e la professionalità che ritengomoltoutili anche sul lavoro. Veniamo al tuo ingresso in azienda e spieghiamo ai nostri lettori di cosa si tratta quando si parla di Bazzara Academy Dopo gli studi sono entrato in Academy con la qua- lifica di Quality Control Manager e Academy Direc- tor di Bazzara Espresso. Quindi mi occupo sia de- gli aspetti più generali di formazione sia di ricerca e sviluppo, una vera e propria passione e un lato più creativo chemi ha trasmessomio zioMauro che, in- sieme a mio padre Franco, ha sviluppato nel corso degli anni Bazzara Academy. Lanostra èuna aziendadedicata allapromo- zione del caffè di qualità, un concetto generale a cui leghiamoaltri ambiti checoinvolgono l’insiemedella filiera caffeicola. In parte nasciamo come centro di formazioneper i distributori e clienti stakeholderper poi aprirsi peròadunpubblicobenpiùeterogeneo, il piùvastopossibile, che arrivaovviamentefinoai sin- goli appassionati di caffè. Abbiamouna serie di corsi di formazioneacui partecipanodecinedi studenti, in gran parte stranieri che arrivano da quasi ogni parte delmondo(dall’IndiaaHongKong, dall’EstEuropaai Paesi arabi), anche se abbiamoun’ importantequota di italiani. Lavoriamo avvalendoci della partnership di importanti associazioni, in primis SCA, di cui ab- biamo scelto di far parte finda subito, come pioneer members perché ne abbiamo colto la funzione di progetto che mira alla valorizzazione della qualità fin dal 1998. Puntiamo molto sulla formazione sul posto, rispettando severamente tutte le normative covid. Il nostro è un centro all’avanguardia, non so- lo per le attrezzature di ultima generazione, ma per- ché rappresenta davvero la realizzazione dell’ideale dell’antica Grecia della Accademia, un luogo dove trovare un insieme di conoscenze. Ma, attenzione, siamo professionali e seri ma insieme anche ami- chevoli e per nulla freddi e distaccati. In tutto questo l’approccio sensoriale, che sarà al centro dei tuoi articoli di Mixer, ha un ruolo importante. Ci spieghi meglio di cosa si tratta? Ho iniziato ad approcciare il mondo sensoriale par- tendo dalla passione per il prodotto caffè che mi è stata trasmessa in famiglia. Fin da mio nonno a cui si deve l’aver iniziato questa storia di cui io, e mio fratello Andrea che si occupa degli aspetti commer- ciali, siamo la terza generazione. Io ho iniziato ad approfondire gli aspetti sensoriali, anzi direi gli uni- versi sensoriali, una decina di anni fa, Il mio scopo è statofinda subitoquellodi trovare le connessioni tra ambiti diversi e fare il possibile permetterli insieme nellamia formazione. Partendodal caffè sonoquindi passato ad altri prodotti di contorno, come il tè o il cioccolato, ma anche l’acqua e i distillati, di cui oggi sono insegnante in tecnica di assaggio e giudice sen- soriale, e poi anche il vino, il miele, una vera passio- ne quest’ultima, nata e sviluppata per cercare nuovi abbinamenti sensoriali e che mi ha portato anche qua a diventare giudice sensoriale iscritto all’albo nazionale. Mi pongo l’obiettivo di migliorare la creati- vità sensoriale e di trasmetterla non solo ai clienti e “La nostra è una azienda dedicata alla promozione del caffè di qualità, un concetto generale a cui leghiamo altri ambiti che coinvolgono l’insieme della filiera caffeicola.”
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