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62 Mixability Mixer C he cosa resterà delle strategie messe in atto in questi 14 mesi dai bar in tema di cocktail to-go, menù elettronico, dehor e social media quando si tornerà alla normalità? Lo abbiamo chiesto ad alcuni di voi. Ecco cosa ci avete risposto. Sia chiaro. Non è ancora finita, ma la luce si intravede. Tra chi ha già superato la malattia, il numero di vaccinati in costante aumento e la bella sta- gione che per esperienza ci fa sperare in Italia in una decrescita dei contagi, la conclusione della pandemia di Covid-19 parrebbe quasi all’orizzonte. Tocchiamo ferro. Sarebbe un toccasana per il settore. Meglio, per tutti noi. READY TO DRINK, IL FUTURO DEL DELIVERY E DEI COCKTAIL TO-GO Chi ha investito tempo e risorse per confezionare i propri drink in eleganti lattine di alluminio riciclabili o in bottigliette di vetro per lo più non smetterà di farlo, anche se consapevole che la domanda diminuirà una volta riaperti i bar. “Mettiamo in conto che da questo servizio non pagheremo nemmeno le bollette, ma è un modo per soddisfare ulteriormente i clienti”, afferma AgostinoGalli barmanager de Lacerba diMilano. Che però ha già smesso di avvalersi di servizi di consegna da parte di terze Cosa resterà di questi anni Covid inchiesta / La scena dei bar post Covid-19, tra drink to-go, dehor, menù QR, crossing e social media planner. di NicoleCavazzuti parti comeGlovoper viadelle importanti commissioni che richiedono (30%sull’ordine). “Durante il lockdownvaleva lapena, vuoi perché c’era maggiore richiesta da parte dei clienti, vuoi perché c’erameno concor- renza. Adesso, visti i margini di guadagno minimi, il delivery ha senso solo se si ottimizza al massimo il margine di guadagno”, puntualizza. IL MENÙ ELETTRONICO In pochi prima della pandemia in Italia lo avevano adottato. Poi però il menù in versione QR è diventato una scelta – quasi – obbligata. Così molti lo hanno introdotto. E ora quasi tutti pensate di mante- nerlo in vigore anche una volta tornati alla normalità, senza però rinunciare al formato cartaceo. “La carta elettronica è greene pratica: nonproduce rifiuti quan- do viene sostituita ed è flessibile. Aggiungere o togliere una voce non costa nulla, oltre al tempo. Di conseguenza, è possibile proporre ben in evidenza il cocktail del giorno o della settimana, in base alle proprie strategie”, spiega Lucia, co-titolare del Mint Garden di Milano . Poi, specifica: “Questo non significa rinunciare al menù cartaceo, che resta preferito dai clienti e che a tempo debito valuteremo se stamparema- gari in un numero inferiore di copie”. Sulla stessa linea Ugo Minerva, tra i titolari di Vapore 1928 ,

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