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14 Pubblico esercizio Mixer Cronistoria di un aiuto intempestivo fipe / La vicenda del fondo per la filiera della ristorazione tra ritardi e complicazioni. di Avv. Francesco Rebuffat , Area legale, legislativa, tributaria Fipe È il 14 di agosto 2020 e in Gazzetta ufficiale viene pubblicato il Decreto Legge n. 104/2021, c.d. “Agosto” che prevede diverse misure a sostegno delle imprese e una in particolare carpisce l’attenzione del mondo della ristorazione. Trattasi dell’art. 58 che prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, per l’acquisto (da documentare) di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche D.O.P. e I.G.P. È senza dubbio una misura di particolare rilievo, non solo per- ché l’ammontare del contributo, per la maggior parte delle imprese del settore, supera la misura degli ulteriori interventi di sostegno fino a quel momento adottati (pari a 10.000 euro, sempreché si sia in grado di dimostrare che si sia provveduto all’acquisto di prodotti alimentari per un ammontare pari a tale cifra), ma anche perché la sensazione è che il Governo abbia finalmentematurato un’importante presa d’atto: il settore della ristorazione, tra i più colpiti dalla crisi pandemica, non può esser abbandonato al proprio destino e ha la necessità di misure di sostegno appositamente dedicate. Lamisurahapoi il pregiodi produrrebenefici per l’interafiliera: il ristoratore riceve il contributo solo se è in grado di dimostrare di aver acquistato i prodotti alimentari del c.d. made in Italy e, quindi, di aver rimesso in moto l’intera catena produttiva e distributiva dell’agroali- mentare del nostro Paese. Tutti contenti? Purtroppo no. Già dalla mera lettura del detta- to normativo si intravede la possibilità che i vari passaggi burocratici della procedura di presentazione delle domande, prima, e di corre- sponsione dei contributi, poi, potranno pregiudicare la tempestività dell’intervento. Quanto alla presentazione delle istanze, è lo stesso art. 58 a la- sciare al potenziale beneficiario la scelta di avvalersi, alternativamen- te: di una procedura telematica, attraverso una specifica piattaforma che sarà realizzata a cura di un soggetto concessionario (che verrà poi individuato in Poste Italiane S.p.A.); o di una procedura alternativa, consistente nella presentazione dell’istanza con modalità cartacea, utilizzando gli sportelli delmedesimo soggetto concessionario, ubicati lungo l’intero territorio nazionale. Fin da subito si manifestano varie criticità sia nell’una, che nell’altra procedura. Inquella telematica, loscontodapagare, a frontedellacomodità di evitare la classicafila alleposte, è rappresentatoda alcuneproblema- tiche tecniche e da una marcata assenza di flessibilità nella procedura web. Infatti, sebbene sia richiestoall’istantedi aver curadi allegare tutte le fatture di acquisto (fino a un massimo di 10.000 euro), e l’ulteriore documentazione richiesta, lo spazio di archiviazione digitale risulta a volte insufficiente. Inoltre, molti esercenti hanno riscontrato ulteriori problemi tecnici, tra cui l’impossibilità di apportaremodifiche all’ana- grafica, una volta che i dati siano stati già inseriti. Diverse difficoltà sono emerse anche con riferimento alla pro-
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