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1 Luglio 2021 Il servizio di qualità parte dal sorriso Editoriale C ome previsto, la riapertura delle attività ha significatoun ritorno inmassadegli italiani ai tavoli dei bar edei ristoranti, conunaffol- lamento probabilmente senza precedenti ; gli indi- catori sono tutti positivi e se la campagna vaccinale continuerà con successo e con i risultati sperati, po- tremo davvero di dire di aver svoltato pagina. È naturale lasciarsi prendere dall’euforia e dalla soddisfazione che deriva dal rivedere le per- sone riempire i locali e dal ricominciare ad incassare dopomesi di angoscia e scarsissime entrate, ma do- po questa meritata fase di felicità spensierata, è giu- sto dedicare del tempo a qualche riflessione. Perché nulla è regalato per sempre e nulla deve essere dato per scontato. La “febbre” dauscita fuoricasadegli ita- liani – reduci damesi di chiusura forzata tra le pareti domestiche –nondeve essere considerataundatodi fatto destinato a restare immutato per sempre. Al di làdei rischi di una recrudescenzadella pandemia, che nemmenovoglioprendere in consi- derazioneoggi , tutti gli analisti concordanonel rite- nere che dopo l’estate ci aspettano mesi complicati che metteranno a dura prova il tessuto economico e produttivo nazionale. Arriviamo da oltre un anno di blocco dei licenziamenti e in autunno i nodi arri- veranno al pettine: le persone che resteranno senza lavoro non saranno poche. Il dubbio non è se ci sa- ranno tanti licenziamenti, ma “quanto tanti” saran- no e quali saranno le conseguenze sociali. Quindi, la prima cosada considerare è lapossibilità concretadi un periodo di sofferenza per molte famiglie italiane e di riduzione delle uscite e dei consumi fuoricasa. Inquesto quadro generale positivo, ma con qualche nuvola da tenere d’occhio, il rischio in cui possonocaderealcuni esercenti èchetuttosiadovu- toe scontato : che la clientela continuerà ad affollare i locali, che il successo di oggi sarà anche il successo di domani. E invece non è detto. Credosiasaggiodapartedi chioperanel set- toredelfuoricasaricordaredifarpartediuncampodi attivitàchenonhapari almondoa livellodi densità. Il cliente che entra in un bar per bere un caffè, lo fa escludendo dalla propria scelta decine di altri bar che offrono un servizio analogo. Opera una scelta potendolo fare tra tantissimealternative. Tra cui, non dimentichiamolo, anche quella di bersi un caffè a casa propria. Qualcuno opta per un locale perché ne ap- prezza l’atmosfera, qualcun altro per la comodità, qualcuno per il sorriso che lo accoglierà all’ingresso, qualcuno perché sa che troverà dellamusica di sot- tofondo, qualcun altro perché desidera unmomen- todi silenzio; qualcuno sceglie il propriobaristaper- ché è discreto, gentile e di poche parole, qualcuno invece perché socievole e pronto alla chiacchiera. E così via. Il cliente sceglie. E ha unnumero di alterna- tive altissime, in qualsiasi momento della giornata, sia per la colazione che per la cena, per una pizza o un aperitivo. Come farsi scegliere e come rispettare il cliente che ha scelto proprio noi e non altri? Il mo- domiglioreèdimettere inpraticadueparoleabusate ma fondamentali: qualità e servizio. Qualità del prodotto in primis . Un caffè di qualità, come requisito irrinunciabile per soddisfa- re il cliente che ha scelto il nostro bar. E qualità delle materie prime se offriamo pranzi, aperitivi e cene. E servizio inteso come capacità di far stare bene il proprio ospite . Il cliente che entra in un lo- cale lo fa perché spinto da un bisogno. Bisogno di compagnia o di unmomento di relax, di “coccole” o di appagamento; bisogno di un caffè per darsi la ca- rica e affrontare almeglio la giornata o di una cena o undrinkper chiuderla degnamente. Farlo star bene, saperlo accogliere col sorriso e gentilezza, fa parte a tutti gli effetti del servizio che un locale, di qualsiasi genere, deve saper sempre offrire. Siamo esseri umani e non robot . Abbiamo tutti le nostre giornate no, imomenti storti, nessuno è immunedadisgraziepersonali, delusioni eproble- mi più o meno gravi. Ma come diamo per scontato che dottori ed infermieri diano conforto agli amma- lati, allo stessomodo, il sorrisoe l’accoglienza gentile dei clienti, la capacità di farli sentire ospiti, non è un dettaglioma fa parte dei requisiti imprescindibili di un bravo esercente. ❁ di DAVID MIGLIORI Mixer Il cliente che entra nel nostro locale lo fa perché ci sceglie, rinunciando a decine di valide alternative. Offrire qualità e servizio è il modo migliore per rispettare la sua scelta

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