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40 Mixer Dossier Spirits & Mixability Alta gradazione, massima versatilità tendenze / Brandy, gin, rum, tequila, vodka e whisky e non solo: sono le basi per migliaia di cocktail e di innumerevoli proposte. La caccia ai sapori intensi, speziati, affumicati, super dolci e molto amari è aperta. di Riccardo Sada È stato un anno e mezzo folle, quello lasciatoci alle spalle. La crisi finanziaria tuttavia ha alimentato la creazione di nuovi spazi commerciali e creativi, oltre che aiutato le aziende a tirare i conti, fare bilanci e immaginare un domani tutto nuovo. È quello che è accaduto anche a un’azienda come la DrinksologyKirkerGreer di Belfast per il suo Jawbox Gin e per i restanti superalcolici premium. Direttamentedall’IrlandadelNordSte- ven Pattison e Richard Ryan hanno preso di miramercati come quello del Sudafrica, del Nord America e dell’Australia. È stato John Soden, capo del commerciale, uno con alle spalle lo sviluppo di marchi come Jameson e Pernod Ricard, a farsi carico della vigorosa strategia di cre- scita e di distribuzione intercontinentale. Soden è una specie di talent scout, spiega che la grande mossa sarà quella degli spirits giapponesi, come Ukiyo, un gin che ha recentemente colpito il mercatomondiale. Si accendono le luci anche sul Black Irish, whiskydi colorenero a tripla distillazione invecchiato inbotti di rovere americano carbonizzate. Tra birranera irlandese,maltoda cioccolato fondente, orzo tostatoe spezie emerge un risultato dal sapore e colore unico. Il mercato è immenso, le opportunità sono infinit e e le offer- te anche. C’è solo l’imbarazzo della scelta, tra le proposte del com- parto. Gli spirits contano su un mercato florido e sono la base per cocktail e nuovi prodotti. Disco bar, chiringuitos e ristoranti ormai pronti ad allargare e ottimizzare la propria offerta. L’ultimo Bacar- di Cocktail Trends Report , redatto in collaborazione con la società di consulenza londinese The Future Laboratory , prevede radicali cambiamenti nel consumo di cocktail nel corso dell’anno. “La pan- demia ha cambiato mentalità e accelerato le tendenze emergenti e il nostro Report risulta una vera finestra sui cambiamenti”, ha affer- mato Brenda Fiala , vicepresidente di Bacardi. Secondo il sondaggio, il 51% dei baristi ha scelto il gin come lo spirito più trend a livello globale, seguito da mezcal (46%), tequila (45%), vermouth (38%) e liquori bitter/amaro (38%). Il rapporto rileva che i baristi dell’Europa occidentale sono i più grandi sostenitori del gin. In Nord America, i distillati con le migliori opportunità di essere resi premiumsono tequila (60%), rum scuro (32%) e mezcal (29%). Il rapporto rileva che l’interesse per la tequila in Nord America è il più forte al mondo e sta crescendo del 28%, trainato da una ripresa dei margarita (27%) e di altri cocktail a base di tequila (21%). Anche la tequila continua a essere premium a livello globale, con un aumento di un altro 15% rispetto allo scorso anno. Bacardi ha affermato che i Margarita stanno emergendo co- me una delle principali tendenze dei cocktail e dei ready-to-drink. I drink a basso contenuto alcolico (47%) sono in cima alla lista dei cocktail più popolari a livello globale, seguiti da altri Spritz (45%), Negroni (41%), cocktail classici con un tocco (39%) e G&T e colpi di scena (31%). “I classici sono tornati ma oggi hanno un tocco futuristico”. So- no le parole queste di Martin Raymond , co-fondatore di The Future Laboratory. “A casa molti hanno imparato a ricreare certe bevande. Così, oggi, baristi e locali devono andare oltre la comfort zone proponendo alla clientela amari super carichi, dolci intensi quando ci aspettiamo qualcosa di acido, elisir iperlocali che distillano le più disparate erbe, poi muschi e licheni con la capacità di veri chimici. In passato il bari- sta rappresentava l’abilità nella sua mixology, in futuro l’alchimia sarà invece al centro di tutto”. CACCIA APERTA AI SAPORI ↑↑ intensi ↑ speziati = affumicati ↓ super dolci ↓↓ molto amari

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