MX_338
56 Dossier Spirits & Mixability Mixer DISTILLERIA NARDINI: UN FUTURO NELLA MIXOLOGY “Torna finalmente l’aperitivo come un momento di vera conviviali- tà. La Grappa si dimostra uno spirit molto versatile e dal fine pasto si avvicina al mondo dei cocktail”, dice Massimo Tonini, managing director di Distilleria Nardini, che sottolinea i cardini della riparten- za post pandemia del comparto. “Per quanto riguarda le preferenze dei consumatori, o quanto- menodel nostro target di riferimento, riscontriamouna tendenzaverso gusti più evoluti e sofisticati, non a caso l’ultimo nato in casa Nardini è un Bitter Chinato dedicato alla mixology di qualità. Ma riscontriamo ancheuna tendenza versogusti di ricerca edi rottura, ove si collocapro- prio la Grappa quale nuova frontiera della miscelazione e come alter- nativa a categorie mature e, per ora, più blasonate ma quasi sempre di importazione, adispettodel nostroMade in Italy che, paradossalmente, ha bisogno di partire proprio dall’Italia”. La Grappa è la nuova frontiera. “Molti mixologist si stanno occupando di Grappa declinandola tra classici, come per esempio i Julep e i Sour, ove si gioca con la freschezza della menta, con l’a- cidità del limone e con la morbidezza di un buona base dolce. Ma vi sono anche rivisitazioni di grandi classici come il Negroni che per Nardini diventa Negrini o dell’Espresso Martini che, neanche a dirlo, diventa Espresso Nardini, in un connubio magico tra Grap- pa e caffè”. Distilleria Nardini non ha rinunciato all’innovazione durante la pandemia. “Anche tornando alla normalità, penso ci sarà un rinnovato interesse sui ready to drink, categoria dove abbiamo recentemente debuttato con l’introduzione di Mezzoemezzo Bitter Soda, presen- tato in un’elegante bottiglietta di vetro da 200 ml. Si tratta dell’ape- ritivo del Ponte di Bassano a base di rabarbaro che ora potrà essere fruibile anche in spiaggia, in barca o in compagnia con un livello di STREGA: LA RISCOPERTA DEI CLASSICI “La ripartenza post pandemia spingerà i consumi in tutte quelle direzioni che hanno sofferto nel periodo di pandemia. Come un pendolo, che oscilla prima tutto da una parte e poi tutto dall’altra, ci sarà una polarizzazione dei consumi legati alla socialità. Per cui molti prodotti di qualità, consumi fuori casa e convivialità”, sostiene l’Ing. Giuseppe D’Avino, presidente di Strega. Sicuramente, l’attenzione va riservata alla provenienza ita- liana. “A cui va aggiunto un maggiore senso di responsabilità am- bientale: sotto sotto c’è la sensazione che l’epidemia sia figlia di eccessiva disattenzione al pianeta. Poi ancora interesse alla qualità: ciò che consumiamo de deve avere una funzione di rewarding verso noi stessi e verso chi ci è caro”. C’è una grande riscoperta dei classici e dei classici rivisitati. “In più, come ho detto, si guarda alla qualità degli ingredienti. È di fondamentale importanza a livello strategico inoltre la collaborazio- ne con i professionisti del settore, che per un anno e mezzo hanno sofferto come categoria. Anche importante è la comunicazione al consumatore dei valori qualitativi dei prodotti”. Il panorama più innovativo è quello dei lowalcool. “Anche se attualmente la prospettiva presenta molti prodotti che si mostrano in un modo non del tutto conforme alla normativa e che quindi ri- schiano di creare confusione nel consumatore, a scapito dei produt- tori più seri e dei prodotti di cui cercano di ripercorrere la tradizione”. LIQUORE STREGA La molitura di circa 70 erbe e spezie caratterizzate da particolari proprietà aromatiche, importate da tutto il mondo e selezionate con grande maestria. Tra queste, la cannella di Ceylon, l’Iride Fiorentino, il ginepro dell’Appennino italiano, la menta del Sannio, che cresce spontaneamente lungo i fiumi della regione. Il suo caratteristico colore giallo deriva dall’aggiunta del prezioso zafferano al distillato di erbe aromatiche. www.strega.it GRAPPA EXTRAFINA SELEZIONE BORTOLO NARDINI Morbida, elegante e persistente, con sentori floreali e fruttati. Questa Grappa bianca chiamata con il nome Extrafina nasce dall’esperienza di oltre due secoli della famiglia Nardini nell’arte distillatoria. Perfetta per il dopo pasto, va servita a temperatura ambiente. Materia prima: vinacce di uve plurivitigno esclusivamente diraspate. Processo Produttivo: Blend di grappe prodotte con impianto continuo/ discontinuo e colonne di distillazione. www.nardini.it sodatura perfetto, cosa non sempre facile da realizzare in proprio”. E per l’estate? “Suggeriamo di provare la nostra Acqua di Ce- dro, un liquore della tradizione Nardini realizzato con infusione di scorze di cedro, che in alternativa alla bevuta ghiacciata liscia trova una collocazione in mixology con variante Tonic o Sour”.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz