MX_339

67 Settembre 2021 Quanto ha influito sulla tua carriera il tempo investito nella formazione? Non esiste alcun genere di lavoro in cui non si abbia bisogno di una corretta e approfondita formazione. Enel nostro settore èuna componente fondamenta- le, nonpuò esseremessa in secondopiano, nondeve mai terminareo tantomenopensaredi aver raggiun- to la completa “conoscenza”. Per me determinante è stato l’incontro con Marco Ranocchia, titolare di “Planet One”. È stato lui a suggerirmi un percorso di formazione presso la sede di Bastia Umbra dove ho conosciuto i migliori bartender e seguito tutti i corsi proposti. Successivamente, ho seguitodiversimaster e seminari, cercato sempremomenti di incontro con professionisti del settore, acquistato e letto tutto ciò che riguardasse il mondo del food & beverage. È co- me per un campione sportivo che ambisce ad esse- re il migliore nella sua specialità: l’unico modo per poter arrivare ai massimi livelli è solamente allena- mento, abnegazione, impegno e costanza nel voler raggiungere livelli sempre più elevati e performanti. Lo stesso vale per un bartender per cui è necessaria tanta formazione, pratica, impegno costante e con- tinua ricerca. → noscenza con i bartender e assaggiare i loro cocktail. E, tornando a casa, pensavo che quello era il lavoro più bello che una persona potessemai fare, emi ripetevo: “prima o poi anche io avrò il mio locale”. Ero consa- pevole chequestopercorsononsarebbe statopernulla sempliceoprivo di ostacoli, ma questa consapevolezza nel voler ottenere e raggiungere l’obiettivomi ha portato, verso la metà degli anni ’90, alla decisione di lasciare un lavoro ‘sicuro’ per inseguire il mio sogno. E dopo 25 anni di duro lavoro sia all’estero che in Italia, sono approdato aMilanoMarit- tima, città in cui mi sono trasferito da ormai 16 anni, e dove ho potuto realizzare il mio obiettivo, aprire un locale tuttomio. Quali sono secondo te le caratteristiche che dovrebbe avere un professionista del settore, e cosa consigli a chi voglia intraprendere la carriera di bartender? È un percorso che si presenta pieno di difficoltà ma porta a ottenere incredibili soddisfazioni se l’impegno èmassimo e lo studio è costante e continuo. Si deve tuttavia ricordare che il lavoro del bartender non è esclusivamente teorico.Nonsipuò impararea fare il bartender leggendo un libro. È il confronto diretto con le persone a insegnare come gestire una differente clientela. Occorre sempre avere una certa dose di pas- sione per fare questo lavoro. Mai prendere scorciatoie: è fondamentale attenersi a ciò che si sa chiedendo sempre a chi ne sa più di noi. E non bisogna mai peccare di superbia. Come dice una leggenda della mixa- bility, HidetsuguUeno: “i bartender devono essere completi. Se sai fare bene una cosa e malissimo un’altra, non sei un buon bartender. Devi essere bravo in tutto. Tratta bene il cliente, prepara dei buoni drink, fai funzionare il bar con dedizione”. SENSATION Ingredienti: ¾ Oz Shrub alle pesche ed aceto balsamico di Modena IGP invecchiato 25 anni 1 ¼ Oz The RumRunners Company Caribbean Rum Blend 8 anni Top di Velluto al caffè Guarnizione: crustas di polvere caffè e zucchero di canna Tecnica : Stir & Strain Bicchiere: Highball MARGARITA NINE Ingredienti: ¾ Oz The RumRunners Company Falernum #Nine 1 ¼ Oz Mezcal Montelobos Guarnizione: crustas di pistacchi Tecnica: Shake & Double Strain Bicchiere: doppia coppa martini

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz