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77 Settembre 2021 FOOD FOR SOUL - REFETTORIO FELIX DI MASSIMO BOTTURA - LONDRA Qui le persone che più hanno bisogno di normali- tà e di ricollegarsi fra loro vengono per un pranzo firmato dal grande Chef Massimo Bottura, serviti come in uno dei migliori Ristoranti stellati di Lon- dra. Perché il cibo è per l’anima ed è un abbraccio di amore. Bottura ha costituito Food for Soul apren- do diversi refettori in giro per il mondo partendo dall’Italia, in cui ne ha creati ben quattro, aMilano, Bologna, Modena e Napoli. Questo luogo, fatto di persone e cibo, di- venta un simbolo ed uno strumento di resilienza, per aprire nuove opportunità di mobilità sociale e per incoraggiare un sistema alimentare salutare ed equo . Tutti i pasti, infatti, sono realizzati utiliz- zando le eccedenze delle scorte del supermercato , inmodo da combattere lo spreco alimentare a so- stegno dell’inclusione sociale . La location è un vecchio refettorio della chiesa di St Cuthbert’s nella zona di Earl’s Court. Questo spazio verde salvia con importanti lampa- dari sferici di carta bianca è stato disegnato da una famosa designer inglese, Ilse Crawford fondatrice dello studio Studioilse. https://www.studioilse.com/ Il design restituisce un grande senso di di- gnità. Infatti la Bellezza in senso alto è uno dei car- dini che muove la ONG. “La bellezza è un linguaggio universale, che può ispirare e rivelare il potenziale inespresso delle cose. La bellezza - che sia sotto forma di arte, desi- gn, musica o atto di gentilezza - può portare le per- sone al di là della propria esperienza quotidiana e aiutarle a comunicare l’una con l’altra. Attraverso la creazione di spazi ed esperienze che celebrino attivamente il diritto di tutti di accedere alla bel- lezza, il nostro obiettivo è quello di incoraggiare le persone ad agire con empatia, e a generare con- nessioni umane che possano essere potenti stru- menti di cambiamento.” https://www.refettoriofelix.com/ https://www.foodforsoul.it/it/ Alla domanda su come siano riusciti a so- pravvivere alla pandemia e come si siano organiz- zati rispondono: “Siamo stati aiutati da differenti soggetti: da chef e volontari (FOH), da diverse or- ganizzazioni che hanno donato cibo e da donatori privati che hanno finanziato con denaro la struttu- ra. Al culmine della pandemia abbiamo servito e consegnando oltre 800 pasti ai nostri ospiti. Siamo ancora sotto le restrizioni COVID,e i nostri ospiti fanno la fila all’esterno del refettorio per prendere il cibo che è chiuso in Lunch Box. Riusciamo a ser- vire inmedia 100 pasti al giorno. Inizieremo lenta- mente ad aprire le nostre strutture agli ospiti nelle prossime settimane. Durante la pandemia, siamo anche riusciti a mantenere il servizio di consulen- za per la salutementale, e in generale amantenere un supporto sia via telefono che online. Ad esem- pio consigli sugli alloggi e altre strutture di aiuto”. PROGETTO FELIX - NUTRIRE LONDRA CON CIBO IN ECCESSO In questo momento, milioni di persone nel Re- gno Unito soffrono regolarmente la fame. Eppure tonnellate di cibo fresco in eccesso vengono but- tate via ogni giorno. Il Progetto Felix raccoglie cibo fresco e nutriente che non può essere venduto. I Volontari consegnano questo cibo in eccesso alle scuole in modo che possano fornire pasti sani e aiutare i più vulnerabili della nostra società. Felix era un ragazzo scomparso prematura- mente per meningite e in sua memoria nasce que- sto progetto. Questo giovane di 10 anni era rimasto molto turbato sapendo chemolti dei suoi compagni spesso non riuscivano a ricevere un pasto giornalie- ro. Questo succede a Londra, in uno Stato ricco e con una società evoluta. Spesso in questi progetti di Charity, nel Regno Unito come nel resto del mondo, vengono coinvolti Chef per richiamare l’attenzione su que- sti temi così importanti. Lo Chef stellatoMichelin Giorgio Locatelli ha organizzato un evento inte- ressante per Felix, unamasterclass di cucina online durante la pandemia. In questo modo, Locatelli, chef patron della Locanda Locatelli di Marleybo- «La cultura porta conoscenza. La conoscenza conduce alla coscienza. E quando diventiamo coscienti, siamo a un passo dal diventare socialmente responsabili. La cultura è la chiave». Massimo Bottura

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