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112 La professione / L’architetto Mixer clima ambientale, mitigazione della temperatura, qualità dell’aria, isolamento termico e acustico e regimentazione delle acque piovane. Le piante sa- ranno il fulcro tecnologico e formale dello spazio. Le superfici esterne dell’ex capannone industriale saranno ricoperte di piante con tecnologie a bassa manutenzione e gli spazi aperti verranno ri-natu- ralizzati. Il progetto consiste in una serra urbana ad alto rendimento per la produzione di vegetali a Km 0, di un’area ristoro riutilizzando vecchi con- tainers industriali per la somministrazione di cibo e bevande prodotte localmente, unorto aromatico, un’area per i più piccoli dove il gioco sarà un mo- do per avvicinarsi ai temi ambientali più attuali, il tutto circoscritto da una fascia tampone di nuove alberature con lo scopo di ridurre l’impatto visivo ed acustico dato dalla presenza della strada e cre- are così uno spazio comfortevole. Questospazioindustrialericonvertitosaràdi- viso in due spazi distinti: uno diventerà unmercato coperto e l’altro un ristorante in cui poter degusta- re prodotti locali. Il ristorante è divisofisicamente e climaticamente dalmercato anche se facente parte dellostessoedificio,unagrandevetrataepiantecosti- tuiscono l’assedi separazionedell’ambientecheèsta- to pensato come una serra. Grazie ad un impianto di irrigazione automatizzato, le piante nonnecessitano diirrigazionemanuale.Inquestoristorantetecnologi- coenaturale insiemesi godedeibeneficipsico-fisicidi unavera immersionenellanatura. Inquestoprogetto possiamovederecomelepiantedividonoitavolinisia verticalmente che orizzontalmente. Sono stati posti elementi verticali a parete in cui fare arrampicare il verde anche in altezza lungo la grande parete vetra- ta. All’interno dello spazio di ristoro le vasche sono integrate negli arredi facendo da base alle sedute. Le vascheper lepiante seguonounandamentocircolare per accogliere i tavolini ottimizzando gli spazi e cre- andomovimento e divisione fra di loro. Analizzando l’aria in uscita, risulta una riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%. L’obbiettivo è quello di creare un ambiente salubre e ideale alla consumazione del cibo, ispira- to ai principi della biofilia. Si è ottenuto così uno spazio vivibile, la cui aria è costantemente depura- ta dagli inquinanti atmosferici attraverso le piante e nel quale gli arredi, i tavoli e le sedute sono in- tegrati a vasche per piante. Ciò svilupperà tutta una serie di benefici sul comfort delle persone, ad esempio isolando acusticamente e visivo, gene- rando dei benefici di tipo psico-fisico legati alla vicinanza con le piante. ❁ CURIOSITÀ: Nel 1989 laNASA, l’ente aerospaziale ameri- cano, hapubblicatouna listadi piante che si èdimo- stratoingradodidisintossicarel’arianellestazionispa- ziali. Nella lista compaiono la Sanseiveria trifasciata, Aglanoema, Pothos, Anthurium, Hedera, Spatiphyl- lum, Ficus benjamin, Dracaenamarginata per citare lepiùconosciute.Insomma,piccolicambiamentipos- sonofareladifferenzael’aggiuntadipianterenderàil Ristorantepiùaccoglienteepiùsalubre.

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