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18 Pubblico esercizio / Normative Mixer IL DOPPIO GIUDIZIO DI FIPE Unamedaglia a due facce. E’ la valutazione cheFipeproponedellaplastic tax. “Segiudichiamo la norma in relazione alla situazione contingente - afferma Roberto Calugi, direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi -, credo che l’ulteriore proroga alla sua definitiva applicazione rappresenti una buona notizia per unmercato co- me quello del fuori casa, che ha già dovuto fare let- teralmenteiconticonipesantiriflessiimpostidalle chiusureresenecessariadell’emergenzapandemica. L’impatto dallamisura avrebbe potuto infatti met- tere in ulteriore difficoltà la ripresa del comparto”. E questo anche alla luce del fatto che lamisura po- trebbe incidere sul fuori casa in misura più ampio rispettoaquellodellasugar tax. “Soprattuttonel ca- naledellaristorazioneveloceedelcatering-afferma Calugi - la plastic tax è destinata ad avere un porta- topiùampio, imponendouna ristrutturazione, per esempio, del comparto stoviglieria”. Fipe getta però lo sguardo anche oltre il momento attuale. E qui sta l’altro lato della me- daglia. “E’ del tutto evidente - chiarisce Calugi - che il 40-45% degli italiani è oggi attento ai temi dell’ecologia, del buon mangiare, del buon bere. E la normativa che riguarda la plastica si inseri- sce esattamente in questa linea. Punta infatti a incentivare l’adozione di un’offerta più attenta alla salute dei consumatori: Una tendenza che può fare bene anche a una parte importante dei canali dell’away from home. In una prospettiva di lungo periodo, quindi, il nostro giudizio sulla misura non è negativo: vannonella direzione che la domanda sta già esprimendo”. obiettivi di sostenibilità prefissati, infatti “Richiede unanormativa stabile e chiara - sostienePierini - che faciliti gli investimenti e la ricerca, nonché la prote- zione del mercato unico, e che valorizzi le plastiche più virtuose e 100% riciclabili come il PET. E’ poi necessario prevedere maggiori investimenti nella gestione dei rifiuti e nelle infrastrutture di selezione e riciclaggio, e un quadro normativo che permetta e favorisca lo sviluppo di tecnologie di riciclaggio innovative, senza penalizzazioni fiscali sul singolo materiale”. Un orizzonte praticabile, a patto che si apra un dialogo fattivo tra le parti, peraltro auspica- to dall’industria. “Ribadiamo - sottolinea Pierini - la piena disponibilità a collaborare con il Governoper individuare nuove strade che favoriscano gli investi- menti in innovazione e ricerca”. Non tutto, però, si esaurisce nel perimetro istituzionale. “Occorre anche - conclude Pierini - un mercatodellematerie prime seconde che dia al setto- re delle bevande analcoliche l’accesso a una quantità sufficientedir-PETdialtaqualitàingradodinoncom- promettere gli standard di sicurezza alimentare”. ❁ Anche gli Stati Uniti potrebbero avviarsi verso l’adozione di una plastic tax. La proposta di legge presentata al Congresso questa estate, prevede l’ap- plicazione di un’accisa di 5 centesimi di dollaro sulla plastica vergine contenuta nei prodotti monouso (per esempio, gli imballaggi). I proventi della nuova im- posta verrebbero collocati in un Virgin Plastic Trust Fund, metà del quale sareb- be destinato alla fiscalità generale degli Stati Uniti; l’altra metà verrebbe invece impiegata per il finanziamento di atti- vità di protezione dell’ambiente e degli oceani. CHE COSA ACCADE ALL’ESTERO ANCHE GLI USA VERSO UNA TASSA

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