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19 Pubblico esercizio/ Normative Novembre 2021 Dalla plastic tax alla sugar tax fino ad approdare al deposit return system . Le nuove normative sembrano sollevare preoccupazioni e malumori: Mineracqua e AssoBirra ne sono un esempio di Manuela Falchero L a plastic tax , così come la sugar tax , nonè l’unica nuvola adaddensarsi nel cielodel beverage . En- tro il mese di novembre è infatti attesa anche l’entrata in vigore della norma relativa al deposit return system , inclusa nel Decreto Semplificazio- ni Bis, approvato a fine luglio dal Parlamento. La norma introduce sistemi di deposito cauzionale per contenitori di bevande inplastica, vetroeme- tallo, il che significa – in termini di prodotti – che coinvolgerà quasi tutti i liquidi alimentari: dall’ac- qua minerale alle bibite, dai succhi di frutta al latte, dal vino alla birra e agli spirits . Gli attori interessati sono quindi quelli che si rivolgono al consumatore finale. Tecnicamente, quindi, industria e distributo- ri dovrebbero essere esclusi dal provvedimento. Ma sarà davvero così? Nell’incontro tenutosi il 20 ottobre 2021, dal ti- tolo “International Horeca Meeting e Beer&Food Attraction”, Enrico Zoppas , presidente di Mine- racqua , e Alfredo Pratolongo , presidente di As- soBirra , hanno approfondito la questione: “In realtà – afferma Zoppas – questa misura rischia di diventare molto impegnativa sotto il profilo economico per le imprese. Anche dal punto di vista politico potrebbe diventare di difficile ge- stione nel confronto con i Consorzi, impegnati nel riciclo, e con i Comuni, che hanno già manifesta- to contrarietà alla sua introduzione. Al momento però, non abbiamo ricevuto dal Governo nessun Torna il vuoto a rendere delle bottiglie. Effetto boomerang all’orizzonte? segnale di apertura al dialogo per discutere della sua attuazione. Detto ciò, vogliamo essere ottimisti: leggiamo in questo scenario uno stimolo a essere maggiormente propositivi. Uno stimolo, insom- ma, ad indirizzare la messa a punto della norma in funzione della fattibilità dei nostri sistemi. Il rischio, altrimenti, è che lamisura diventi un bo- omerang. Vorremmo invece che si trasformi in un’opportunità”. Un obiettivo condiviso anche da Pratolongo: “La norma può rappresentare un’occasione potenziale – dice il manager –ma vero è anche che lascia intra- vedere rischi piuttostoelevati. Questo soprattutto in relazione alla difficile fase che vive l’Horeca. Credo infatti ci si debba interrogare se sia davvero il mo- mento giusto per introdurre una misura destinata ad avere riflessi molto articolati sul fronte dei siste- mi di deposito. Il tutto in un contesto in cui l’Ita- lia non segna necessariamente il passo. Penso, per esempio, al vetro, un fronte su cui il nostro Paese ha già raggiunto i target di riciclo previsti dall’Ue per il 2030. Prospettare uno scenario in cui sono richiesti investimenti, cheoggi dovrebberoessere dedicati, anche, ad altro, potrebbe pertanto non rappresentare una soluzione ideale. E aggiungo: il meccanismo, almenoper come è attualmente con- cepito, pare di carattere volontario. Qual è quindi il senso di questa operazione?”. Per ora, non resta che attendere gli sviluppi. ❁

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