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22 Pubblico esercizio / Fipe Mixer Nell’anno orribile della pandemia, il settore della ristorazione è stato il più colpito di Giulia Romana Erba , L’Ufficio studi Fipe-Confcommercio L ’emergenzaCovidha tagliatodi circa 124miliardi i consumi degli italiani che crollano dell’11,7%nel 2020 rispetto all’anno prece- dente e toccano il minimo dall’ultimo decennio per effetto delle restrizioni adottate per combattere la pandemia. Lo certifica l’Istat con la diffusione della stima aggiornata dei conti economici nazionali con i dati relativi anche ai consumi delle famiglie. Sul calo pesa in particolare la performance di alberghi e risto- ranti che, insieme, hanno fatto registrare una flessione del 40,6%pari, a prezzi costanti, a 43,8miliardi, di cui oltre 30 sono da imputare alla sola ristorazione Questi numeri dimostranoancorauna volta che la ristorazione è rimasta paralizzata per un anno intero e i ristori arrivati sono stati fortemente inadeguati al riequilibrio delle perdite. La chiusura di bar e ristoranti ha interessato l’intera filiera agroalimentare made in Italy , con vino e cibi invenduti che hanno messo in ginocchio migliaia di agricoltori, allevatori, vignaioli e pro- duttori artigianali e industriali. La drastica riduzione dell’attività si è tradotta inmeno acquisti di vino, birra, carne, pesce, frutta, verdura e molto altro ancora andando a ridimensionare significativamente un portafoglio che valeva circa 20 miliardi di euro. L’auspicio è che, da questomomento in poi, si decida di pun- tare conmaggior decisione su un settore strategico per l’offerta turi- stica del nostro Paese, rilanciandolo anche con politiche di sviluppo da sostenere attraverso le risorse del Pnrr, a cominciare dalla transi- zione ecologica e digitale. Purtroppo, il piano non sembra prestare la dovuta attenzione al consolidamento e allo sviluppo dell’eno- gastronomia e della ristorazione in generale come fondamentale asset dell’economia turistica, dell’immagine del Paese e della sua attrattività. A tal riguardo giova ricordare che la spesa dei turisti internazionali ammontava, prima della pandemia, a 8,4 miliardi di euro l’anno, a cui vanno aggiunti altri 10,1 miliardi garantiti dal turismo interno. Nell’estate appena conclusa i turisti hanno aumentato la loro spesa in bar e ristoranti di ben tre miliardi di euro, ma l’assen- za dei flussi internazionali, provenienti in particolare dall’Asia, ha pesato per oltre due miliardi di euro sul comparto. I Pubblici esercizi svolgono un ruolo di aggregazione e ani- mazione urbana anche nei più piccoli centri abitati. Una partico- larità italiana che piace molto ai turisti internazionali, attratti dal nostro modo di vivere il fuori casa. ❁ La pandemia porta indietro di 20 anni la ristorazione
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