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60 Dossier Grappe/Idee Mixer tante traguardo: l’inserimento nella catalogazione dei circa 90 cocktail IBA di VE.N.TO , drink a base di grappa. Unabella soddisfazione se si consideraperal- troche i 15nuovi cocktail, tracui figuraVE .N.TO, sono definiti New Era Drinks, alla faccia di chi confina la grappa esclusivamente a un pubblico agé : “Non era mai avvenuto prima d’ora e può fungere da sprone per tanti bartender a replicarequesta ricettaoanche a creare dei nuovi signature con il prodotto grappa”, è stato il commento di Fabrizio Tacchi. Oggi più che mai risulta inoltre necessario investire sulla formazione. Insegnando – e imparan- do – le tecniche di storytelling , declinatoovviamente sulla grappa e sui suoi racconti. Secondo il già citato Luigi Odello, che tra le altre cariche riveste quella di cofondatore dell’Associazione Narratori del gusto, esistono tremodalità per agire in tal senso. La prima è portare la gente in distilleria (cavalcando anche l’onda del recupero delle eccellenze del territorio e dei mestieri d’arte), generando percorsi ludici nei quali la gente sperimenta i propri sensi; la seconda è raggiungere il mondo professionale e amatoriale attraverso seminari, eventi e il web; la terza si avvale di tutte le ulteriori forme possibili, dalla vendita a distanza ai post sui social. Apropositodei social network, lenuove tec- nologie sono indubbiamente un importante asso nellamanicaper gli esercenti. La rosadelle soluzioni disponibili è oggimolto ampia: dal tam-tam genera- to su Instagram, Facebook & Co., all’esclusività che promettono certe app in uso presso i cosiddetti se- cret bar. Ossia locali che guardano agli speakeasy del Proibizionismoammantandosi di un’auradi esclusi- vità, riservata ovviamente solo ai pochi eletti che ne conoscono indirizzi fisici eparoled’ordinepiùome- novirtuali. Nonvannopoi dimenticati gli strumenti che mettono in atto il marketing di prossimità, per esempio i pannelli digitali con contenuti emessaggi in grado di variare in funzione del contesto. Qualunque sia la strategiaadottata, la traspa- renza risulta irrinunciabile, oggi più che mai. E non parliamo ora della trasparenza della grappa, ma di quelladi bartender, ristoratori edesercenti ingenere, i quali devonodimostraredi conoscere allaperfezio- ne il prodotto chepropongono, nonché lafiliera che loha fatto approdare allapropriamescita. Suquesto il cliente non transige: una recentissima indagine di OpenText ha fattoemergere che il 56%dei consuma- tori italiani pretende la massima trasparenza sulla supply chain , in particolare sul rispetto da parte di tutte le sue componenti per la sostenibilità sociale e ambientale. Per poter contare su tale consapevolez- za, nove consumatori su dieci si dichiarano pronti a spendere senza battere ciglio più soldi, come altret- tanto senza battere ciglio sono pronti a cambiare locale e/o etichetta se simili requisiti non vengono soddisfatti. ❁ L uigi O dello , presidente del Centro Studi Assaggiatori PER CHI HA FRETTA Lagrappasarimanerefedeleasestessama anche cambiare volto. Diversi produttori stanno affiancando al- la proposta tradizionale linee piùmorbide, ideali per lamiscelazione. Gliesercentipossonofarconosceremeglio questodistillatoattraversotecnichedistorytelling, strumenti per il marketing di prossimitàà, social media e app. Mai dimenticare la trasparenza riguardo il prodotto e l’intera supply chain!

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