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64 DALLE AZIENDE GRAPPA NONINO Nel DNA dei Nonino, distillatori dal 1897, c’è tutta la tenacia della gente friulana; fu allora che Orazio Nonino stabilì a Ronchi di Percoto (UD) la sede della propria distilleria, fino a quel momento un unico alambicco itinerante montato su ruote, con cui andava di vigna in vigna a raccogliere la vinaccia che poi distillava. Oggi la Nonino è la più grande distilleria artigianale del nostro paese, e nel 2019 – la prima in Italia – premiata quale migliore distilleria al mondo. Benito e Giannola, diversi ma complementari, insieme vincenti: lui maestria e visione, lei passione infinita e quell’incrollabile grinta che le ha permesso di trasformare ogni nuovo ostacolo in opportunità. Una vita di lotta continua ma indispensabile, con un obbiettivo chiaro; attraverso la distillazione artigianale estrarre l’anima della materia prima per produrre la Da sei generazioni un prodotto con una storia da raccontare, una tradizione da valorizzare e trasferire nel futuro di Cinzia Luxardo migliore Grappa del mondo, ricercando esasperatamente la qualità, preservando la tradizione ma accogliendo l’innovazione, nella piena consapevolezza di un’identità territoriale da difendere. Da qui le conquiste, che hanno portato questa formidabile famiglia a rivoluzionare il modo di produrre e proporre la grappa nel mondo. La qualità del prodotto La prima regola della distillazione secondo Benito Nonino è che la qualità della grappa dipende dalla qualità della vinaccia distillata. La vinaccia è la parte dell’uva più ricca di polifenoli ma è delicatissima, bastano infatti poche ore perché cominci a sviluppare fermentazioni degenerative. Qui l’intuizione di Benito: rispettare la materia prima distillandola fresca. Nel settore si conserva la vinaccia per distillarla 8 mesi l’anno e i Nonino hanno scelto di farlo esclusivamente durante la vendemmia, costruendo una distilleria unica al mondo: 66 alambicchi discontinui artigianali (la media delle distillerie italiane ne ha da 6 a 12) che distillano 7 giorni su 7, 24 ore su 24, ma solo 9 settimane all’anno. “Per la prima volta in 124 anni – spiega Francesca Nonino – abbiamo aperto le porte della distilleria per condividere un rito che per noi di famiglia è da sempre consuetudine. La distillazione notturna é il viaggio affascinante della vinaccia fresca che attraverso un preciso processo, in una sinfonia di aromi, diventa grappa purissima. Raccontare è importante ma far vedere cosa facciamo nel nostro quotidiano lo è altrettanto. Con l’autenticità e quel guizzo di follia che ci hanno sempre contraddistinto. Se educhi il consumatore a capire che nel bicchiere c’è la storia e la cultura di un territorio, lo rendi più consapevole dell’unicità di ciò che sta bevendo”. La grappa resta uno dei simboli di quel nostro “saper fare” riconosciuto nel mondo. Un prodotto con una storia da raccontare, una tradizione da valorizzare e trasferire con fiducia nel futuro. Con le parole di Giannola; “Forse il nostro merito è stato sfidare il futuro senza dimenticare la parte migliore del passato”. ❁ Un distillato di artigianalità, passione e rigore
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