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84 Mixability / Bartender Mixer Format TV: ABKS riparte nel segno dellamixability Giorgio Facchinetti tra i grandi protagonisti della nuova edizione di Alessandro Borghese Kitchen Sound (ABKS). Il flair bartender ci racconta questa nuova avventura e tanto altro della sua vita di Maria ElenaDipace “C iao a tutti, sono Giorgio Facchinetti e questa è lamia storia. La storia di un giovane con le idee confuse, cheoranon loèpiù”. Ecco le prime parole che si leggono sul sitodi GiorgioFac- chinetti, famoso bartender nato a Milano nel 1991 che, dopoaver cercatoa lungo la sua strada, ha incon- trato il flair “ed è stato tutto più chiaro!”. La tua storia parte così… Mi piace definirmi un bartender moderno. Nel 2013 homosso i primi passi allo Smash Bar, nel piccolo comune di Bonassola, cittadina di mare in Liguria. Lì ho visto per la prima volta delle mosse di flair . Mi sono innamorato e ho deciso di dedicare anima e corpo a questa professione. Non è stata una passeggiata, ho raccolto insuccessi e delusioni, sono andato via dall’Italia per crescere. E ce l’ho fatta. Sin da piccolo mi piaceva pormi degli obiettivi nel me- dio/lungoperiodo (5anni) e lavorareper raggiunger- li. Ho scelto questa professione che cerco di fare con tanta dedizione, sacrificio e costanza. Valori questi che portano a risultati enormi, ma senza fissare un traguardo non si ottiene nulla. Ed è così che ho ini- ziato a darmi degli obiettivi sempre più difficili cer- candodi portarli a compimento tutti, che ci riuscissi omeno, l’importante era provarci. Dietro al banco, sulla cattedra e davanti alle telecamere. Possiamo dire che oggi incarni la figura moderna del Flair Bartender. Cosa rappresenta per te il flair ? Sì, ho fatto e faccio quotidianamente tante esperienze. Sono tutte importantima tuttodipende dall’obiettivo che ci si pone. Nel mio caso, volevo far arrivare a più persone possibili che il flair non è sol- tanto lanciare lebottiglie,ma èmoltodi più! Intanto, partiamo proprio dal termine flair , che in inglese si- gnifica stile/eleganza, ma anche innata abilità a fare qualcosa nel modomigliore. Vien da sé che fare flair non significa limitarsi soltanto a lanciare bottiglie in aria ma è uno stile intrinseco nella creazione del cocktail. Ed è lì che l’abilità e il talento nell’utilizzo dei tools, incontrano la ricerca delle materie prime fino a creare unmix perfetto. Sei molto attivo sui social… Non mi ritengo un esperto perché non si è mai troppopreparati.Mi piace definirmi un nerd del mio settore. Quando passi sei ore ad allenarti nella flair roomepoi continui a studiareper creare cocktail o contenuti per la tua community, è come se fossi votato 100% al tuo lavoro. Al limite dell’ossessione quasi… Quanto è importante oggi per un bartender usare i canali social? Bella domanda! Credo dipenda tutto da che cosa si vuole ottenere. Siamo purtroppo sempre più bombardati da like, follower commenti ecc, che a volte perdiamo il vero focus sul nostro lavoro. Se l’o- biettivoè farsi conoscere, ottenere sponsor, fare corsi, oppure semplicemente portare più persone a cono- scenza della tua professionalità per poter far lavora- re il tuo locale, allora sì, ha senso puntare su canali mediatici forti come Tik Tok, Instagram, ecc. Il social è una bella arma a nostro favore, ma conosco lo stes-
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