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92 Dossier Bollicine / Qualità e gusto Mixer M a s s i m i l i a n o B a l e s t r e r i pio. Capita, però, che si riesca a portare le diverse categorie a invertire la rotta provando i due prodotti”. LA SCELTA DIPENDE SOLO DAI GUSTI? Lavogliadi sperimentare, comedel restoavvieneancheper altri settori, si riscontramaggiormente tra chi ha già una conoscenza basila- re o più approfondita di una determinata bottiglia. La situazione è un pocopiùarticolataquando si trattadiMetodoClassico Italianopoiché, eccezione fatta per gli internazionali e i ben conosciuti Trento Doc o Franciacorta Docg, spesso si ignorano altri spumanti Metodo Classico prodotti inmolte zoned’Italia,magari non ingrandi quantitàmadi alto valore qualitativo. “In Italia abbiamo, purtroppo, meno conoscenze da parte del consumatore – continua Balestreri – in aggiunta a un po’ di confusione tra la lavorazioneMetodo Classico e Charmat. In più, spes- so, anche il produttore diventa secondario, senza parlare delle varianti Satèn, Brut o Extra Brut, giusto per fare un esempio facile”. Un’analisi significativa che conduce a un altro aspetto fonda- mentale riguarda l’importanza della comunicazione fatta in corso, e in previsione futura, da parte dei Consorzi di Tutela di ogni singolo ter- ritorio o da parte dei produttori, tutti elementi che conducono verso una più marcata consapevolezza: “Oltre al Franciacorta che resta tra i più richiesti, in tanti stanno ordinando il Trento Doc e, grazie alle Gui- de o ad altre forme di comunicazioni, c’è un incremento anche per il Metodo Classico Alta Langa e Oltrepò, quest’ultimo sicuramente più confinato – spiega il titolare de El Buscia –. Aparermio va precisata an- cheun’altra cosa a favoredell’Italia: abbiamouna varietàdi uve e terroir incredibili, fattori che aprono un grande ventaglio in fatto di mercato, sperimentazioni e gusti”. IlmondodellebollicineMetodoClassicoèassai ampioe si evol- verà ulteriormente, in prospettiva anche di una completa ripresa post pandemia. “I numeri del settore sonopositivi – conclude Balestreri –, la presenza dei piccoli produttori sta facendo crescere non solo una certa curiosità verso il prodotto stessoma anche verso l’aspetto economico. In più, anche se inmodo più lentoma pur sempre costante, si fa strada l’idea che sia lo Champagne sia il Metodo Classico Italiano non siano confinati quasi esclusivamentea feste, ricorrenzeoaperitivo: per loroc’è un significativomargined’azione ancheper il pasto, inquantoprodotti capaci di abbinarsi molto bene a quasi tutti i piatti”. ❁ AFFINARE… IN MODO STRANO PER CHI HA FRETTA Letendenzedegliultimianniperl’affinamentodeglispumanti (manonsolo)sonodiverse:dalrecuperodeivecchicontenitorioanti- chimaterialiallemodernesperimentazioni,tuttociòconl’obiettivodi trovareulterioripeculiaritànel calice. Tra lemodalitàcheasuotempo hannodestatopiù curiosità c’è stata quella nel fondalemarino, a una profondità di circa 60metri; un’idea della ligure Cantina Bisson, nata dal ritrovamentodi una cassadi vinopersa inmaredurante la Secon- daGuerraMondiale. Curioso anche il Metodo Classico Brut Nature da uva base Chardonnay dell’Azienda trentinaDe Fattore che fa fermentazione e brevemacerazioneinanforediterracottada320litri.Dopoesserstato separato dalle bucce resta nell’anfora fino al tiraggio, a cui segue una lunga sosta sui lieviti di almeno 36mesi. Restando in Trentino, originalità anche per la Cantina Ro- manese che sfrutta sempre l’acqua per l’affinamento – inquesto caso quella del Lagodi Leviconel quale lascia riposare le bottiglie per qua- si due anni a 20metri di profondità – troviamo il TrentoDoc Riserva PasDosé Lagorai. Il Prosecco svetta sul podio delle bollicine più amate,occupandounruolosemprepiùimportantenel- lamixology. NellagrandefamigliadelProseccospiccailPro- seccoSuperiorediCartizzeDocg,spumanteesclusivoe di nicchia. In fatto di Metodo Classico, invece, si conten- dono il primato Italia e Francia. IltitolarediElBusciadiMilanointervienecirca gusti,mode e tendenze. El-Buscia Interno-de-El-Buscia

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