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114 Speciale Momenti di consumo/TradeLab Mixer La pandemia ha impattato inmodo diverso sulla performance dell’ away fromhome (AFH), con evidenti riflessi sugli andamenti delle principali occasioni di consumo e, di conseguenza, anche dei canali di Chiara Bandini L’ impatto sulla pandemia si è fatto sentire, e non poco, sull’andamento delle diverse occasioni di consumo. I dati analizzati in queste pagine lo dimostrano con chiarezza. Questo stesso impatto è anche visibile, cambiando prospettiva, se si ana- lizzano le performance dei principali canali e seg- menti in cui si articolano i consumi fuori casa e in cui quindi trovano la propria cornice d’ele- zione leprincipali daypart .Queste performance mostrano, inequivocabilmente, come gli stop & go imposti dall’emergenza sanitaria abbiano creato forti fratture e discontinuità nelle diverse attivitàma, allo stesso tempo, come abbiano rap- presentato un acceleratore di fenomeni già in atto nel periodopre-Covid. Eccoqui di seguitoalcune evi- denze che emergonodalle analisi realizzate grazie al monitoraggio AFHConsumerTracking di TradeLab . IL BAR Il canale più trasversale rispetto ai consumi dell’ away from home – che abbraccia la colazione fino al dopo cena, passando per il pranzo e l’aperi- tivo – ha mostrato dinamiche diverse in funzione della tipologia. “Il segmento dei bar diurni – spiega Angela Borghi , responsabile commerciale AFH di TradeLab – è riuscito a tenere i motori accessi an- che durante la pandemia, mantenendo un anda- mentomeno altalenante, soprattutto grazie al take away . Il bar serale, invece, a causa delle limitazioni al consumo dopo le 18 e al perdurare del coprifuo- co, ha potuto beneficiare della ritrovata libertà solo successivamente, complice soprattutto l’apporto dell’aperitivo, un rito che, con l’inizio della bella stagione e il superamento delle più serrate misu- re restrittive anti-Covid, è tornato ad animare le vite degli italiani ed è letteralmente esploso: ad aprile le visite del bar serale hanno registrato un +200%”. I numeri certificano la tendenza: a maggio tanto le visite al bar diurno quanto quelle al bar serale hanno messo a segno un allungo del +70% rispetto al mese precedente. Nei successivi mesi estivi si è poi registrato un andamento a velocità differenziate: il bar diurno si è infatti stabilizzato, mentre il segmento serale a giugno è cresciuto di oltre il +140% in termini di visite, continuando quindi a marciare al ritmo del +50% a luglio e del +20% ad agosto. “E stando alle nostre elaborazioni – dice Borghi – questa ripresa dovrebbe aver riportato negli ultimi mesi dell’an- no il trend del bar ad essere sostanzialmente alli- neato con i valori storici”. Canali AFH: c’è chi scende e c’è chi sale
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