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116 Speciale Momenti di consumo/TradeLab Mixer LA RISTORAZIONE CLASSICA Pizzerie, trattorie e ristoranti sono stati a lungo nel mirino delle restrizioni della socialità dovute all’emergenza pandemica: prima il copri- fuoco alle ore 18, che ha messo fuori gioco la cena, ovvero l’occasione di consumo a più alto valore, poi le limitazioni di capienza al chiuso, che hanno ridotto il giro d’affari. Senza contare che anche l’appuntamento del pranzo ha dovuto fare i conti con la diffusione dello smart working e della didattica a distanza. Due fattori che si sono fatti parecchio sentire sul canale, sottraendo fette significative di avventori. La riapertura di fine primavera ha quindi segnato un punto di svolta per la ristorazione, che, però, ha fatto registrare dinamichemolto differen- ziate a seconda delle tipologie di locali. “Le attività di fascia più alta, ovvero quelle caratterizzate da uno scontrino medio superiore ai 30 euro e dai 20 ai 30 euro – commenta Borghi – sono state premia- te da unamaggiore spinta, a riprova della voglia di gratificazione degli italiani, dopomesi di chiusura forzata. Al contrario, le pizzerie, complice anche un’offerta già soddisfatta durante il lockdown dal servizio di consegna a domicilio, hanno mostra- to andamenti più flat (solo in agosto c’è stata una crescita del +35% grazie al periodo vacanziero). Nel mezzo si sono mosse le visite ai locali di fascia medio-bassa che che, dopo la buona ripartenza del mese di maggio, hanno continuato la progres- sione positiva nei mesi estivi, complici le vacanze e il moltiplicarsi di location più easy all’aperto”. A dare la misura delle diverse velocità con cui hanno ripreso a correre le varie anime del ca- nale è il confronto tra le visite riscontrate amaggio 2021 e quelle registrate ad aprile: i locali premium L’andamento complesivo delle visite nei bar diurni e serali tra Gennaio eOttobre 2021 L’andamentocomplesivodellevisiteneiristorantitraGennaioeOttobre2021

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