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12 Pubblico esercizio/Attualitá Mixer In regola con il Green Pass Le violazioni delle norme anti-Covid aumentano: ecco come rispettare le regole e non farsi trovare impreparati nella gestione del certificato verde, anche in versione Super Green Pass di Riccardo Sada M olti operatori del settore temono che il Green Pass possa avere conseguenze sul funziona- mento della propria attività. Tuttavia, sebbe- ne sia una preoccupazione fondata, il Green Pass resta ed è obbligatorio sui posti di lavoro, sia pub- blici che privati, dal 15 ottobre scorso. I controlli non cambiano, spettano al datore di lavoro e, nel caso, ai responsabili dei pubblici esercizi. Le mul- te restano salate e creano un deterrente a chi vuo- le raggirare la legge. Il personale, dal ristoratore al barista, dal cameriere a qualsiasi operatore interno che accede al luogo di lavoro senza Green Pass, va incontro a una sanzione che va dai 600 ai 1.500 eu- ro. Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole rischia una sanzione amministrativa che va dai 400 a 1.000 euro e, su un’economia che è in lenta ripresa, queste perdite sono intollerabili da accettare per ogni professionista. L’obbligo di mostrare il Green Pass per i clienti di bar e ristoranti è in vigore dal 6 agosto, ma non serve per chi consuma all’aperto (stan- no aumentando a vista d’occhio le aree all’ester- no di bar e ristoranti). Secondo Federcosumatori il tasto dolente resta la questione controlli, do- ve le lacune da colmare sono infinite. Alle figure professionali delegate che ruotano attorno alle attività si affiancherebbero non solo i pubblici ufficiali, e qui il condizionale è d’obbligo, soprat- tutto quando si tratta di fare ulteriore chiarezza sul DPCM del 17 giugno scorso, in riferimento al decreto legge pubblicato il 23 luglio in Gazzet- ta che entra nel dettaglio dell’Art. 13 (“Verifica delle certificazioni verdi Covid-19 emesse dalla Piattaforma nazionale-DGC”). In questo caso si evince che l’intestatario della certificazione ver- de Covid19, all’atto della verifica, deve dimostra- re a richiesta dei verificatori “la propria identità personale mediante l’esibizione di un documen- to di identità”. Sistemi aggiornati del Green Pass saranno invece attivati mediante l’utilizzo di una specifica funzionalità della Piattaforma NoiPA o del Portale istituzionale dell’INPS. La Piattaforma NoiPA (per le amministrazioni aderenti) e il Por- tale dell’Inps (per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti non aderenti a NoiPA) consentiranno inoltre ai datori di lavoro di visualizzare, senza passare dall’app Verifica C19, la sola informazio- ne del possesso o meno di un Green Pass valido da parte dei lavoratori. COSA DICONO GLI ESERCENTI Abbiamo interpellato diversi esercenti sulla questione. Al di là di coloro che hanno pre- ferito restare nell’anonimato, alcuni responsabi- li si sono raccontati a Mixer. In primis, Roberto Picelli dell’ Officina della Birra ; di seguito le sue parole: “Il Green Pass è antipatico chiederlo, lo ammetto, e occorre una pazienza infinita ad abi- tuarsi, sia da parte nostra che da parte del clien- te. Tuttavia, posso dire che quello italiano è un popolo meraviglioso per la sua compostezza. È molto disciplinato e ligio al dovere, con qualche rara eccezione. Noi qui, nel nostro locale, se sia- mo certi che una persona, che viene spesso, ha il Green Pass, allora non glielo chiediamo. Usiamo la solita App suggerita dal Governo e restiamo ag- giornati su ogni sviluppo in merito. Posso inoltre asserire un punto importante: i giovani sono un PER CHI HA FRETTA • Nell’intricato sistema dei controlli del Green Pass emergono tanti punti ancora da chiarire. • Un viaggio tra permessi, controlli e curiosità del certificato verde, per scoprire quali sono gli sviluppi pensati dal Governo e le novità su Super Green Pass. • Una guida pratica e utile anche per evitare di incorrere in salate multe e richiami da parte delle autorità di controllo.
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