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27 Dicembre 2021/Gennaio 2022 Il centro storico di Milano è anomalo. Molto pieno durante il giorno, la sera si svuota completamente. È sempre stato così? Sì, diciamo che da quando lo gestiamo i volumi più importanti vengono sviluppati per lo più di giorno. Al momento, pandemia a parte, stiamo ‘soffrendo’ anche per i lavori in corso per la realizzazione della nuova lineametro- politana che ha interrotto il passaggio del normale traffico di auto e pedonale. I lavori non sono ancora finiti, nè si conosce la data di loro conclusione. Quali sono i ‘momenti di consumo’ del vostro locale? Raccontiamo la giornata tipo e l’offerta… Al mattino il locale lavora molto con le prime colazioni per poi passare agli aperitivi; all’ora di pranzo, la nostra offerta punta su qua- lità e un servizio raffinato. Nel primo pomeriggio l’attività del locale prosegue sia al banco che ai tavoli - particolarmente graditi quelli del dehor - nonché sulla vendita di prodotti di pasticceria, enoteca e whiskeria. Nel tardo pomeriggio non può mancare la storica offerta dell’originale ape- ritivo a base di Ginrosa la cui composizione risale ancora al secolo scorso. Si tratta di un particolare aperitivo venduto in esclusiva nel nostro locale e – solo su richiesta - anche all’estero da acquirenti di assoluto prestigio. Parliamo del prodotto e della gamma… L’aperitivoGinrosa è un prodotto che si ba- sa su una segreta composizione di numerosi ele- menti rimasta invariata pur risalendo all’inizio del secolo scorso. Sotto lo stesso marchio sono com- mercializzati unVermouth, il GinMilano eGin San Babila. Ma è anche pasticceria con l’ormai famoso panettone milanese, la colomba artigianale e una sua variante chiamata “Rosmagno”. Quanto il brand Ginrosa vi aiuta a mantenere una clientela affezionata? Il brand Ginrosa è trainante della qualità che si esplica sia nel servizio che nei prodotti, tali da assicurare un’affezione della clientela. Un accenno alla pandemia. Come l’avete affrontata? Il locale ha subito - come tutti i bar e ristoranti - gravi conseguenze durante i di- versi lockdown . Ci siamo però anche attiva- ti nel delivery e nel servizio di asporto, pur penalizzati da una posizione decentrata ri- spetto alle zone più residenziali. Abbiamo comunque cercato di tenere botta. Tanti locali storici non ce l’hanno fatta e vediamo in tutta Italia pezzi del nostro passato che non ci sono più. Come siete riusciti a ‘salvare’ il Ginrosa? Il Ginrosa alla fine degli anni ’90 stava per es- sere chiuso completamente in quanto la precedente proprietà,permotividianzianità,nonerapiùingrado di gestire l’attività. Noi l’abbiamo rilevato per un atto d’amoreversolacittàedi rispettodellatradizione.Au- spichiamo inun futuropiùroseo, anche relativamen- te all’attuale statodi disagio creatoda cantieri infiniti che si aggiungono al problema del Covid. Purtroppo, ilComunediMilanononstadandoalcunaassistenza alle attività commerciali della zona, sempre più ab- bandonata sia per colpa della pandemiama anche a causa della frequenza in tutta la Galleria di clochard, zingari…che limitano la confortevolezzadi unaparte storica e di prestigio della nostra città. Come immaginate il futuro del vostro locale e dell’intero settore dell’ospitalità? Per il futuro ci affidiamo alla speranza, ma su unacosapossonocontareimilanesi,ilnostroinsisten- te impegno e rispetto nei confronti di una memoria storicachenonpuòenondeveesseredimenticata. ❁

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