MIXER_342
86 Speciale Momenti di consumo/Pause Mixer le sue esigenze con la stessa flessibilità, e quindi vuole mangiare senza seguire orari specifici. Fondamentale per loro è la delivery , a cui si sonoben abituati durante illungoperiododi lockdown ,maamanoanchei bistrot , dove possono fare pasti a tutte le ore del giorno. Ilmo- dello di base è quello del fast food del McDonalds, in terminidifruizione,chefinoapocotempofaeral’unica insegna dove si poteva mangiare a qualunque ora del giorno e anche fino amolto tardi la sera. Adessomolti locali e bar si definiscono bistrot , cioè luoghi dove si puòordinarequalunquepiattodelmenùinqualunque momento per andare incontro alla maggiore destrut- turazione dei pasti principali che vengono spezzati da numerosi snack, anche sei o sette al giorno. DESTRUTTURARE E RICOMBINARE I PASTI Amano l’aperitivo, l’apericena, quei momenti informali dove si mangia un po’ di questo e un po’ di quello, insieme agli amici, per socializzare e connet- tersi con le persone intorno. Questo desiderio, negato durante il periodo del lockdown , ha generato un feno- meno chiamato revenge socialization , cioè una mag- giore propensione ad incontrarsi in luoghi fuori casa per recuperare il tempo perduto e i contatti perduti a causa del virus.Magari inpiedi, magari all’aperto, ma i giovanisocializzanoneilocalidurantel’ happyhour che diventa l’occasioneperunacombinazionedi aperitivo e cena: la famosa apericena. Lacombinazioneeunionedei pastihagenera- tonuovetendenzeenuovinomiperquestipastipiccoli, come lo slunch ( lunch come pranzo, ma con la s come supper , cioè lacena), unsostanzioso snack che sostitui- scesia il pranzoche lacena (adesempiouna pokèbowl , unapiadaodue bao cinesi),oppureil brinner ( breakfast + dinner )cheinvecesuggerisceunacolazioneall’inglese conuova e bacon e pancakes come pasto jolly da usare ad ogni ora della giornata. Si riconosce, in tutti questi esempi di pasti ‘Z’, una certa predominanza delle pro- teine (uova, bacon , salmoneaffumicato, pesce crudo…) e anche la preferenza di prodotti più sani e leggeri. Ve- locità, qualità dellematerie prime, leggerezza e anche convenienza, queste le parole chiave dei non-pasti dei giovani consumatori. SEMPLICE, VELOCE E CONVENIENTE Igiovanisonosempredicorsa,enonsonomol- to interessati a passare troppo tempo mangiando o scegliendopiatti daunmenùcomplesso; inoltre, i pasti devonoesserepococostosi,poichéprevalenettamente unadimensionedi servizio. Perquesti consumatori so- nonati anche i cornerfood dei supermercati –adesem- pio ilCarrefourExpressUrbanlifediCorsoGaribaldi, a Milano–luogodovesilavoraosistudiaincondivisione al piamo superiore, edove si fa shopping al piano terra, e si comprano tanti tipi di snack sani, golosi e anche convenienti, inunambientepiacevole. Nonè certoun supermercato tradizionale,maunpuntovenditapoli- funzionale pensato per un target più giovane e molto urbanizzato.Anchel’Esselungastasperimentandoque- sto formato di concept store che ha chiamato LaEsse. L’assortimento offerto varia dal panino alla pokè , alle tradizionali piadine, oallapizza al taglio,ma sono presenti anche insalate e yogurt da combinare con i cereali e la frutta fresca, centrifugati espressi o a scaffale, offerta disponibile lungo tutta la giornata, per incoraggiare anche pause dal lavoro e dallo studio e persino lo shopping da riportarsi a casa. L’esempio del punto vendita Carrefour èmol- to interessante per capire cosa si potrebbe replicare in un bar contemporaneo che punti a servire anche un pubblico giovane, soprattutto per staccare scontrini durante tutta la giornata, anche quando la cassa in ge- nere piange un po’. ❁
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz