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13 Pubblico esercizio/IEI Marzo 2022 proattiveinquestooffrendoopportunitàallescuole/ università per far conosceree farpartecipare i giovani attraverso attività e o progetti». In sintesi, dall’indagine condotta dall’Istitu- to Espresso Italiano (IEI), emerge che il settore sta cercando soprattutto risorse umane per potenzia- re ilmercatonazionale, ma anche conunocchiodi sviluppoverso l’ export . Le figure che sono ricercate quindi sono soprattutto legate al mondo delle ven- dite. In particolare, le aziende del settore si aspetta- no da questi soggetti un ottimo livello di problem solving legato all’autonomia dell’incarico e a una spiccata capacità relazionale che non perda d’oc- chio gli orientamenti agli obiettivi. I principali cana- li di ricerca di questi soggetti sono quello legato alle scuole euniversità equellodei network professionali (come, ad esempio, Linkedin ) sempre più utilizzati dai professionisti e considerati un ottimo punto di incontro tra domanda e offerta. Tuttavia, dall’inda- gine sul campione, emerge una maggiore difficoltà dapartedelleaziendenell’individuarerisorseall’al- tezzadegli incarichi , almeno rispetto a dieci anni fa, e questo sarebbe dovuto da un lato dalla mancanza di domandadi lavoro (complice forse anche l’attua- le periodo storico), dall’altro dalla preparazionedei singoli candidati, poco idonea rispetto alla richie- sta del mercato del lavoro del comparto . «Per questo come azienda siamo da sempre in contatto con gli istituti alberghieri per la forma- zione – spiega Marco Brunelli, agente di vendite di Dersut – con tre livelli, partendo da un corso base di caffetteria, passandopoi per la latteart finoadarriva- realladegustazionedei caffè, questoper creareatten- zionee invogliarefindai piùgiovani a scoprirequesto settore, per niente facile da comprendere». Manche- rebbeancheunapproccioculturale sull’espressoda partedei piùgiovani , causa questo di poco interesse al mondo del lavoro che il settore rappresenta. «Se riusciamo a far entrare fin da adolescen- ti la passione per la cultura dell’espresso riusciremo anche a creare interesse per questo settore e quindi ancheper le tanteopportunitàdi lavorochepuò rap- presentare», sottolinea Sauro Innocenti, formatore e venditore per Jolly Caffè . «Purtroppo è una figura che fino a oggi ha visto tramandarsi di padre in figlio il ruolo, ma dob- biamo fare inmodo, comeaziende, di poter sviluppa- re queste figure potendo loro garantire un percorso più strutturato, per questo occorre molto impegno da parte delle aziende stesse», sottolinea Vincenzo Carbone, responsabile commerciale di Mokarico . Concetto ribaditoda VincenzoBianco, responsabile vendite Italia ed estero per Caffen per il quale «sono le aziende che devono cominciare a puntare sui gio- vani, portandoli prima inaziendaper formarli, quin- di in giro per raccontare il prodotto, ma anche per formare, a loro volta, chi lo preparerà ai clienti». ❁ Un’indagine IEI fa luce sulla preparazione dei ragazzi al mondo del lavoro nel settore caffè ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO L’Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.inei.coffee. V endere il caffè? Non è una cosa per giovani. È quanto emerge da un’indagine che l’Istituto Espresso Italiano (IEI) ha condotto su un cam- pione di soci. In particolare, mancherebbero figure professionali per incrementare le vendite in Italia e all’estero. Un problema questo che si presentava fin da prima del Covid-19, ma che con la pandemia si è acuito e reso sempre più importante per le tante im- prese italiane del settore. « Unproblemaannosoèilcollegamentoscuo- la-lavoro , cioè un percorso di studi che avvicini e sia propedeutico all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con una preparazione che dovrebbe coin- volgeregli istituti professionali così come leuniversità –commenta ildato LuigiMorello , presidente dell’ Isti- tutoEspressoItaliano(IEI) –ilmondodell’educazione e della formazione dovrebbe avere unfilodiretto con tutti i settori e preparare gli studenti anche in funzio- nedellenecessitàdi unmondo invelocecambiamen- to, così come anche le aziendepotrebberoesserepiù Caffè: spazio ai giovani! In questa pagina si parla dell’importanza della formazione dei giovani intenzionati a lavorare nelmondo del caffè. Il riferimento è a esperienze all’interno di aziende di torrefazione, ma il pro- blema è generale e tocca tutto il settore del fuori- casa. Come Mixer siamo da sempre fautori della conoscenzadel prodotto, dallamateriaalla tazzi- na, e sosteniamo la qualità del caffè in tutte le sue forme. Per ovviare alla scarsa conoscenza di chi si avvicina per la prima volta all’affascinante mon- do del caffè ci sono varie strade, ma nonpossono mancare lo studioe l’esperienzadiretta. Aquesto proposito anche esperienze di contaminazione fra settori possono essere utili e si segnalano po- sitivi casi di giovani che dopo aver maturato una positiva esperienza nel campo della grande di- stribuzione sono passati al mondo dell’industria oviceversaportandoconsé il propriobagagliodi conoscenzematurate nel canalemoderno. Mixer appoggia e valorizzerà sempreogni esem- pio virtuoso in questi ambiti. MIXER

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