MIXER_344

28 Pubblico esercizio/Colazionando Mixer a dovere e il tocco del barista che rende una anoni- ma tazzina qualcosa di un po’ speciale. Tanto che alcuni locali ne hanno fatto un punto d’onore, con menu chilometrici fatti per invogliare e stuzzicare. Se caffè o cappuccino restano i pilastri por- tanti della colazione al bar all’italiana, proporre qualche variante diventa unmodo per distinguer- si dagli altri e, soprattutto, giustificare quegli au- menti che ormai sembrano inevitabili. CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA (IN MENU) Il cappuccio impreziosito dalla Latte Art è certamente unmodo per coccolare il cliente man- dando messaggi che riscaldano l’inizio della gior- nata, ma ci sono tanti modi più semplici per per- sonalizzare la tazzulella . L’importante è renderli noti al cliente, tra- mite menu o lavagne, anche inventandosi ricet- te cui assegnare nomi di fantasia. Missione non impossibile, perché gli ingredienti che si sposa- no bene con il caffè sono noti e svariati: la crema di latte, in primis , e poi gianduia, panna montata, cioccolata o cacao, nocciola, pistacchio, caramel- lo, meringhe, croccantino, smarties e amaretto. Ma anche, tra le spezie, cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Il segreto è miscelarli con gu- sto e un pizzico di creatività. Magari per emulare, perché no, una delle tante ricette create da baristi intraprendenti e oggi diventate grandi classici: dal bicerin al mocaccino, dal salentino al ghiaccio al padovano alla menta di Caffè Pedrocchi. INNOVAZIONI DAL MONDO Arrivano spesso dai social o da altre cultu- re del caffè, ma danno un tocco di novità: sono gli ultimi arrivati nel vasto e ormai globalizzatomon- do del caffè. Da proporre, evidentemente, anche a seconda della stagione. Tra questi si trova ormai anche nel menu di alcuni bar, soprattutto specialty , l’australiano Flat White , di fatto un cappuccino composta da un doppio caffè espresso e un sottile strato di latte montato con una crema molto liquida. Più recente la diffusione del Café Bom- bón, un classico dalla Spagna al Brasil e che consiste in un espresso caldo con latte con- densato da versare in un bicchiere di vetro, anche al momento. Decisamente estivi sono il Mazagran , un espresso con ghiaccio con succo e fetta di limone , e il caffè vietnami- ta , freddo, con ghiaccio e latte condensato e preparato generalmente con caffè solubile. Sul fronte salutista-superfood largo al caffèmatcha, audace mix tra espresso e il tè verde brillante giapponese in polvere ricco in polifenoli, assai scenografico. Come sempre, anche l’occhio vuole la sua parte e la “mano” del barista anche per quanto ri- guarda l’“intazzamento” può fare davvero la dif- ferenza. ❁

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