MIXER_345
10 Pubblico esercizio/Attualità Mixer La luce oltre la siepe? Il fuoricasa guarda oltre la pandemia Il fuoricasa ha saputo gestire le complesse misure anti- Covid. Ora che si intravede la fine della pandemia, è tempo di semplificare le misure ed eliminare le disparità con altri settori di Claudio Ferrara C onfini comunali presidiati. Pattuglienelle stra- de. Cittadini “sequestrati” in casa. Ospedali vi- cini al collasso. Nel febbraio 2020 a Codogno assistevamo a scene da film di fantascienza. Sono passati dueanni,ma sembranopassati secoli. Lapan- demia si avvia a diventare endemia e tutti stanno imparando a convivere con il virus, cambiando le loro abitudini. LO STATO DELL’ARTE DELLE MISURE Dueanni che si sonoabbattuti comeuno tsu- nami sul fuoricasa: dapprima con il pesante impatto delle chiusure e in seguito con misure che, se da un latohannoconsentito la riapertura, dall’altro si sono rivelate complesse e– soprattutto– incontinuocam- biamento, specie con l’arrivodelGreenPass. Maqual èlostatoattualedellemisureecomevengonoperce- pite? Abbiamo fatto il punto in collaborazione con FIPE, raccogliendolavivavocedei gestori indiverseti- pologiedi formati del fuoricasa, invarieparti d’Italia. Per aiutare gli esercenti a applicare le nor- me correnti in modo corretto, a febbraio FIPE ha pubblicato sul proprio sito una completa guida . A grandi linee, per i lavoratori, salvo esenzioni, è ri- chiesto il Super Green Pass a seguito di guarigione o vaccinazione, obbligatoria per gli over 50. Attual- mente il termine di validità è fissato in sei mesi. In caso di contagio, l’isolamento per il soggetto e i suoi contatti variada cinque adieci giorni secondo lo sta- to vaccinale. Anche per i clienti è richiesto il Super GreenPass, ad eccezione dell’asporto, enonè valido il tampone. Va anche ricordato che ai clienti esteri si applicano regole diverse secondo il Paese di origine. Ulteriori approfondimenti eaggiornamenti si posso- no consultare anche nella sezione dedicata sul sito della Presidenza del Consiglio. TESTIMONIANZE DALLA PRIMA LINEA Dalle nostre interviste emerge che l’impatto e la gestione delle misure sono stati molto diversifi- cati secondo il format e le dimensioni del locale e il tipo di clientela. Spiega Pietro S ., uno dei responsa- bili della torrefazione nel flagship store milanese di una nota catena internazionale di caffetterie: “Non abbiamopercepitoun impattoparticolarmente for- te, soprattutto grazie alla grande programmazione. Abbiamo molti dipendenti e ne abbiamo assegnati alcuni esclusivamente a gestire lemisure, adesempio controllare i Green Pass o prendere la temperatura. Già prima dell’emergenza – aggiunge Pietro – aveva- mo unpartner specializzato per la sicurezza e alcuni dei loro addetti sono stati dedicati espressamente alla sicurezza Covid, come ‘concierge’ che ci hanno aiutato anche a gestire le criticità con alcuni clienti”. Le cose si complicano quando si gestisce un format rivoltoapiùoccasioni di consumo, come Quei Bravi Ragazzi di Brembate (Bergamo), un ristopub
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz